Parla l'ex. Di Napoli: "Messina piazza della vita. Anche se litigavo tanto con Bruno Giordano"

Lunga intervista quella che 'Re Artù' - Arturo Di Napoli - ha rilasciato a La Gazzetta dello Sport in edicola quest'oggi, dove ha toccato tanti temi e tante squadre della sua carriera, compreso l'ACR Messina, che solo sabato scorso ha perso il playout contro il Foggia ed è stato quindi condannato alla Serie D, a margine di un anno sicuramente molto particolare e segnato da tante problematiche societarie.
Sulla piazza siciliana, ecco le sue parole: "La piazza della vita, quattro anni da dio. Nel 2003 tornammo in A dopo 40 anni. Fu una cavalcata insperata, magica. E il presidente Franzami regalò un’Audi RS6 con un bigliettino sul cruscotto: 'Sei un figlio di puttana'. A settembre ero ancora senza squadra, avevo declinato il Galatasaray e lui mi offrì un contratto. Firmai a patto che se avessimo vinto il campionato avremmo rinnovato a una certa cifra e con una macchina come premio. L’obiettivo era la salvezza, ma andò come sappiamo. Quando mi regalò l’Audi gli dissi che avrei potuto anche chiedergli una Ferrari…".
E aggiunge poi un retroscena, parlato di allenatore con cui ha avuto poco feeling: "Uno con cui ho litigato e a cui voglio bene è Bruno Giordano, avuto a Messina. Una volta gli chiesi quanto fossi una testa di c....Lui rispose 'Tanto, ma eri anche tanto forte'. Con lui sbagliai io. Come le ho già detto, ero un ragazzo ribelle".
