Chelsea-Benfica, scintille tra Enzo Fernandez e i suoi ex tifosi: Mourinho fa da paciere

Chelsea-Benfica è stata la partita dei grandi ex. Da una parte José Mourinho, leggenda assoluta del Chelsea oggi alla guida del Benfica. Dall’altra Enzo Fernandez, che invece ha lasciato Lisbona per vestire la maglia dei Blues. Due storie diverse, due accoglienze opposte: standing ovation per lo Special One, cori molto meno affettuosi per l’argentino.
L’episodio più acceso è arrivato nel primo tempo, quando Enzo si è avvicinato alla bandierina per battere un calcio d’angolo proprio sotto il settore occupato dai tifosi portoghesi. Il centrocampista, insultato, ha reagito con applausi ironici rivolti agli spalti. Una provocazione che ha innescato la reazione immediata del pubblico ospite, con una pioggia di oggetti lanciati in campo che ha costretto l’arbitro a interrompere momentaneamente il gioco.
La situazione rischiava di degenerare, ma a riportare la calma ci ha pensato proprio Mourinho. Con le mani alzate verso i suoi tifosi, il tecnico ha chiesto di smetterla e di lasciare proseguire la partita. L’appello è stato accolto e l’incontro è potuto riprendere regolarmente. Per Enzo Fernández resta l’amaro di una serata segnata da fischi e contestazioni, simbolo di un rapporto ormai logoro con chi un tempo lo acclamava. Per Mourinho, invece, l’ennesima dimostrazione di carisma: a Londra lo venerano ancora, ma questa volta ha saputo conquistare rispetto anche gestendo con autorevolezza un momento di tensione.
