Dal Burnley in Championship al Bayern Monaco, Kompany: "Paradosso folle nella mia vita"

"Credo di dover rivedere la mia linea: non solo non dire nulla su ciò che hanno detto Uli Hoeneß o Karl-Heinz Rummenigge, ma anche su ciò che ha detto mio padre". Ha scherzato così Vincent Kompany, allenatore del Bayern Monaco, in conferenza stampa alla vigilia della prima gara stagionale in Champions League contro il Chelsea. Il tecnico belga di 39 anni ha strappato più di qualche risata ai giornalisti con il riferimento alla confessione fatta dal papà l'estate del 2024.
Pierre Kompany infatti aveva rivelato al quotidiano belga La Dernière Heure quali club si fossero interessati per ingaggiare il figlio in panchina dal Burnley: "Se si guarda alle squadre che si sono fatte avanti: l’anno scorso erano Tottenham e Chelsea, ora si è interessato il Brighton e di nuovo il Chelsea. Ma quando bussa il Bayern, un club strutturato così bene a tutti i livelli, non si può dire di no".
E tornando sulla vicenda, Kompany l'ha commentato così: "La verità è che non ci ho pensato troppo a questa faccenda. All’epoca ero in piena lotta salvezza con il Burnley. Quella era la mia unica priorità, e poi tutto è successo un po’ così, alla fine c’erano delle possibilità, ma non direi nemmeno che fossero reali opportunità. C’era questo paradosso: hai dato tutto, eri concentrato sulla Championship inglese e poi all’improvviso si fanno avanti persone che hanno visto qualcosa in te, qualcosa di diverso dalla realtà".
Il tecnico dei Die Roten poi ha aggiunto: "Non posso fare nomi adesso, ma forse un giorno ne parlerò di nuovo. È stato un paradosso totalmente folle nella mia vita, non posso dire altro per il momento". Insomma, per un motivo in più la sfida contro il Chelsea di Enzo Maresca all'Allianz Arena domani sarà ancora più intrigante.
