Athletic giù 2-0 con l'Arsenal, Valverde si lamenta: "In Premier più forti, si spende di più"

"È stata una partita abbastanza equilibrata. Sapevamo che nei duelli individuali loro sono fortissimi, ed è qualcosa su cui abbiamo lavorato; sin dall’inizio abbiamo cercato di pressare e ostacolare la loro uscita. È stata una partita molto intensa, abbiamo avuto le nostre occasioni. Poi ci hanno fatto gol e quello ci ha fatto male, anche perché stavamo accusando la fatica". Non nasconde il crollo fisico dell'Athletic Bilbao da parte di Ernesto Valverde, tecnico in capo, nel finale di gara con l'Arsenal questa sera in Champions League dopo la sconfitta per 0-2.

Intervenuto in conferenza stampa al termine della partita casalinga ha precisato: "È stata una partita abbastanza equilibrata. Sapevamo che nei duelli individuali loro sono fortissimi, ed è qualcosa su cui abbiamo lavorato; sin dall’inizio abbiamo cercato di pressare e ostacolare la loro uscita. È stata una partita molto intensa, abbiamo avuto le nostre occasioni. Poi ci hanno fatto gol e quello ci ha fatto male, anche perché stavamo accusando la fatica. Siamo stati riconoscibili in campo per lo spirito, c’era un’atmosfera incredibile, ed è un peccato non essere riusciti a regalare la vittoria ai tifosi. La partita era molto equilibrata fino a quando abbiamo subito il primo gol. È stato un peccato per noi. Sappiamo com’è la Champions League e lo capiremo ancora di più da adesso in poi".

I dettagli fanno la differenza: "Quando le partite sono così equilibrate, si decidono nei dettagli. Quando sembrava che avessimo il controllo su Martinelli, è riuscito a scappare via e Unai non è riuscito a fermare quel pallone. Poteva finire dalla nostra parte, ma devi sempre cercare che il risultato vada a tuo favore."

Differenze con la Premier League: "Le stagioni devono iniziare con una condizione fisica al massimo e bisogna finirle allo stesso modo. Oggi eravamo nella stessa condizione fisica di tre giorni fa. C’è una differenza, perché in Premier i blocchi squadra sono più forti e si spende di più per poter competere. In campo c’è più equilibrio perché conta lo spirito della squadra, conta l’ambiente, ma quella differenza economica si traduce poi nell’efficacia nei duelli, nella velocità...".

Partite che fanno crescere: "Queste partite per noi sono anche un’esperienza di apprendimento. A parte Yuri, tutti i giocatori che hanno giocato oggi debuttavano in Champions. Giocando tante partite di questo tipo ci si tempra, e quello che vogliamo è che col tempo questi momenti non ci facciano più male".