"È come un unicorno": una frase per spiegare la grandezza di Kevin De Bruyne

Con la celebrazione di Kevin De Bruyne davanti al proprio pubblico nella sua ultima partita all'Etihad Stadium da giocatore del Manchester City si è chiusa un'era. Il belga lascia gli sky blues come uno dei migliori calciatori della sua storia e non solo.

Per Pep Guardiola è stato secondo solo a Lionel Messi per la qualità e la precisione nei passaggi. Per la Premier League è stato secondo solo dietro a Ryan Giggs a livello di assist: 119 il belga contro i 162 del gallese, con la differenza di aver giocato 348 partite in meno, l'equivalente a grandi linee di 10 campionati. E infatti è stato il più veloce di sempre a raggiungere i 50 assist nel massimo campionato. E addirittura capace di servirne 20 in un solo campionato (2019/20). Lascerà con ogni probabilità la Premier League col record di 2 premi "Player of the season", al pari di Henry, Cristiano Ronaldo e Vidic e tanti titoli vinti col Manchester City.

E pensare che quando nel 2015 il City lo aveva acquistato dal Wolfsburg per 76 milioni sembrava una cifra spropositata. Del resto il belga era passato già in un club inglese senza riuscire ad emergere: quel Chelsea che per la cronaca vedeva faticare anche talenti come Romelu Lukaku e Mohamed Salah. E all'Etihad diventa uno dei giocatori più forti al mondo, grazie anche a Pep Guardiola che accompagna il suo percorso di crescita, arretrandone il baricentro, diventando una mezz'ala con pochi eguali al mondo. "Uno dei migliori giocatori che abbia mai allenato" ha dichiarato il tecnico catalano. Un giocatore senza eguali per molti. Jamie Redknapp, ex centrocampista del Liverpool e oggi commentatore per Sky Sports, alla domanda su chi è il prossimo De Bruyne ha rispost: "Non esiste. È come un unicorno, non preoccupatevi nemmeno di cercare un altro De Bruyne". Questa descrizione forse meglio di tutte rende l'idea della grandezza del belga.