Germania, quale futuro per Low? Stoccarda e Friburgo le ipotesi più romantiche

“Futuro? Non ho ancora preso una decisione, ma non escludo nulla, neanche di tornare sulla panchina di un club”. Così il ct della Germania Joachim Low in conferenza stampa ha parlato del proprio futuro dopo l’Europeo. Ma dove potrebbe andare realmente l’allenatore che ha dalla sua un palmares importantissimo, dove spicca ovviamente la Coppa del Mondo del 2014, ma che da 15 anni non allena una squadra di club con tutto quello che ne comporta?
Una delle squadre potrebbe essere quello Stoccarda dove ha lavorato dal 1995 al 1998 prima da vice e poi da primo allenatore conquistando due quarti posti in Bundesliga, una finale di Coppa delle Coppe (1997-98) e una Coppa di Germania (1996-97). Un club che attualmente naviga a metà classifica dove potrebbe lavorare senza l’assillo di dover vincere subito e dove avrebbe il tempo di costruire qualcosa di importante come fatto con la Germania post Mondiali 2006. Un altra suggestione sarebbe il Friburgo, altro club che naviga a metà classifica, che lo ha visto esordire da calciatore nel 1978 e poi lo ha riaccolto in altre due occasioni (18ì982-84 e 1985-89) per un totale di oltre 200 presenze. Si chiuderebbe così un cerchio con Low che tornerebbe da figliol prodigo in rossonero.
Queste le due ipotesi che vanno per la maggiore, ma da qui all'estate altri club, sia in Germania sia all'estero, potrebbero essere stuzzicati dall'idea di far sedere sulla propria panchina un tecnico che ha vinto una Coppa del Mondo e che ha trasformato radicalmente il dna della Nazionale tedesca portandolo a giocare un calcio moderno, veloce, aggressivo e tecnico senza perdere quella fame di vittorie che da sempre contraddistingue la Nationalmannschaft. Ammesso e non concesso che Low dopo questi 15 anni non decida di smettere e dedicarsi ad altro.
