Laporta: "Con Messi trattativa non ancora chiusa. Koeman? Non c'è fretta, riparleremo"

A che punto sono le trattative per il rinnovo di Lionel Messi? Joan Laporta ne ha parlato nella conferenza stampa - la prima da quando è stato rieletto - indetta oggi per fare il punto sulla situazione del fuoriclasse argentino e sugli altri temi caldi in casa blaugrana: "La trattativa con Messi sta andando bene, ma non è conclusa. Stiamo lavorando tutti per presentare una proposta che sia coerente con le possibilità del club e che piaccia al giocatore. Perderlo avrebbe delle conseguenze e noi cercheremo di migliorare la rosa. La prossima settimana annunceremo alcuni acquisti e si comincerà a vedere la bontà del lavoro che stiamo facendo. Leo di sicuro merita di più e vuole che il Barça sia grande, ma penso che stia apprezzando molto il nostro sforzo, è entusiasta del progetto che stiamo creando, una squadra che possa tornare a vincere tutto".
Sulla Superlega: "Quando siamo entrati, il progetto era già molto avanzato e c'erano 11 club. Per il Barça era importante esserci. Il Barça non volgerà mai le spalle ai cambiamenti del mondo del calcio, anche se non riguardano le big europee. Dopo aver esaminato i documenti con gli avvocati, abbiamo concluso che avremmo dovuto farne parte ma facendo una "prenotazione". Siamo gli unici che lo hanno fatto. Ci eravamo riservati di proporre questo progetto in Assemblea, perché questo club appartiene ai soci. La posizione del Barça è chiara: difendere i propri interessi e rendere sostenibile il calcio, risolvere problemi che affliggono i club. Se i grandi club subiscono delle perdite, finiranno per colpire anche i club più piccoli. Questo è sempre stato un tema ricorrente, sia alle riunioni del G-14 che dell'ECA. Il Barcellona cerca il dialogo con tutte le istituzioni. Ho un dialogo frequente con Tebas, Rubiales e Ceferin. A volte vedo reazioni che mi fanno pensare che intendano il dialogo in modo diverso. Difenderemo il Barcellona e promuoveremo il dialogo".
Su Koeman: "Al Barça non ci sono stagioni di transizione. Rispettiamo i risultati che abbiamo ottenuto e, come ho detto all'allenatore, valuteremo a fine stagione. Ho sempre trattato Ronald Koeman con il massimo rispetto. Ha avuto un problema che lo ha portato in ospedale, si sottopone regolarmente ad esami perché un anno fa ha avuto un infarto. Gli ho detto di calmarsi. Ci piace parlare chiaro, abbiamo deciso di incontrarci di nuovo la prossima settimana. Ha un contratto e questo gli dà tranquillità, non c'è fretta. Stiamo discutendo con calma, c'è rispetto e ammirazione nei suoi confronti. Mi piace perché possiamo dirci tutto, il suo comportamento è impeccabile".
Guardiola e Xavi: "Koeman ha un contratto, non dovete escluderlo. Stiamo parlando e siamo disposti a condividere programmi e obiettivi. Gli altri tecnici sono molto bravi e tutti vorrebbero venire qui, ma prenderemo noi la decisione. È necessario avere questi incontri e poi un periodo di riflessione. Guardiola? Gli auguro di vincere la Champions League. Sarebbe bello se, oltre a vincerla con il Barça, riuscisse a farlo anche con il City. Sarebbe meraviglioso per lui e anche per quanti di noi sono innamorati di lui. Con lui e con il City siamo amici, spero che vincano".
Colloqui con i giocatori e costi: "Abbiamo già parlato con ognuno dei calciatori, per condividere obiettivi e altri aspetti che sono stati tralasciati in passato, quando non ci si assumeva la responsabilità di dire che se si perde ci sono delle conseguenze. Abbiamo incontrato persone che hanno voglia di vincere. Lo spogliatoio influenza sicuramente la scelta dell'allenatore, ma noi vogliamo professionisti. Seguiamo le scelte dell'area sportiva, vediamo cosa è necessario e poi decideremo il da farsi. Stipendi? Dobbiamo sistemare qualcosa: per ogni 100 che paghiamo, ne entrano solo 25. Bisogna contenere i costi e lavorare per ottenere nuove entrate. Sono ottimista, abbiamo per esempio diverse offerte per la maglia, anche se vorremmo continuare con Rakuten. Ci sono però proposte migliori e bisogna valutare bene".
Chiedere i danni alla vecchia proprietà: "Chiederemo che si assumano la responsabilità. È sorprendente e preoccupante quello che abbiamo trovato, ci sono diverse situazioni che vorrei analizzare. Chi ha portato il club a una situazione così delicata deve assumersi la responsabilità: ci sono grosse perdite e un enorme debito da ripagare e che stiamo cercando di ridiscutere. Per fortuna il Barça ha asset molto potenti. Abbiamo tante proposte, c'è interesse per il Barcellona. Dobbiamo lavorare in modo sensato, affinché il club torni dove meriti".
La situazione finanziaria: "Siamo sotto controllo, non posso dire di più. Il 20 giugno faremo un'assemblea e si dovranno approvare i conti. Ci sono situazioni che dovranno essere affrontate e risolte; alcune sono preoccupanti, altri sorprendenti, altre complicate. Garantiamo il massimo della trasparenza perché abbiamo trovato cose che devono essere spiegate. Sui media sono apparse notizie vicine alla realtà, ma commenterò solo dopo l'assemblea. Abbiamo trovato una situazione preoccupante, ma c'è una soluzione a tutto".
Ancora su Messi: "Quello che chiede è affetto, amore. Vuole sentirsi a proprio agio. Per sorridere e per divertirsi, lui ha bisogno di vincere. È l'unica cosa che richiede è un po' di riflessione. Ci sta mettendo del suo, perché sa lo sforzo che stiamo facendo. Cosa è cambiato dal burofax a oggi? Dico ai nostri tifosi che le trattative con Messi stanno andando bene, ma nulla è ancora fatto. Leo non lo ha chiesto, ma quello che vuole è sentirsi a suo agio negli anni di carriera che gli rimangono, vuole goderseli. Ha un carattere deciso, è maturato molto e voglio ringraziarlo perché sta cercando di capire la nostra proposta, la nostra intenzione di realizzare un progetto competitivo. Prima c'era un altro presidente, ora ci sono io e penso che sia meglio per lui. Era deluso dal vecchio presidente, ora ne ha uno che vuole davvero che resti. C'è una cosa che ha chiesto in particolare e non la rivelerò, ma quello che importa è che vuole che il Barça pensi in grande".
Ancora su Koeman e il sogno Guardiola. "So che vorreste che vi raccontassi tutti i miei sogni ma non lo farò. Per ora il nostro allenatore è Koeman, ha un contratto in corso e merita rispetto. Possiamo prendere qualsiasi tipo di decisione, ma siamo concentrati sulla condivisione del progetto".
Come ha giocato la squadra: "Non sono un intenditore di sistemi di gioco, c'è chi ne sa più di me. Mi piace il calcio e in questa stagione ci sono cose che non mi sono piaciute. A Parigi la partita è stata un disastro, ma al ritorno abbiamo giocato a testa alta e abbiamo dimostrato di poter essere superiori con giocatori di talento e decisioni corrette. Dobbiamo essere più competitivi e lo pretendiamo. Non deve passare il messaggio che se perdiamo non succede nulla. Sei al Barcellona per vincere. Ci sono situazioni, partite, decisioni che non ci sono piaciute e altre che ci hanno dato speranza, come la Copa del Rey e il ritorno col PSG. Questa contraddizione va avanti da diverse stagioni. Questo ci aiuterà a prendere le decisioni".
Xavi come Guardiola: "Non c'è ancora modo di verificarlo. Spero e sono sicuro che sarà un grande allenatore, ma non abbiamo riferimenti per affermare questo. Sta seguendo un certo percorso e possiamo essere di una certa opinione, ma è un argomento delicato perché parliamo di un amico e questo complica tutto. L'esperienza ti aiuta a prendere decisioni e l'esperienza mi suggerisce che ora la situazione è diversa da quella che ci fece passare da Rijkaard a Guardiola".
Ancora sulla Superlega: "Il calcio richiede innovazione, cambiamenti. Alcuni club non sono interessati - quelli statali - perché possono iniettare denaro quando vogliono e possono spendere quanto vogliono. Alcuni di noi fanno questo lavoro per avere un reddito. Stiamo cercando di stabilire un dialogo, non so cosa succederà. Se ci dovessero sanzionare, non staremo a guardare ma combatteremo per difendere gli interessi del Barcellona e di un calcio sostenibile. Vogliamo che vengano stabiliti criteri logici: ci sono regole importanti come il Fair Play finanziario, ma ci sono persone che si stanno arricchendo e la festa è pagata da noi. Bisogna correggere questa assurdità".
Ancora sulla situazione finanziaria: "Abbiamo un debito di 1.200 milioni e perdite per 300 milioni. Stiamo lottando per invertire questa situazione e ce la faremo. Abbiamo asset importanti e ci sono investitori molto interessati. Riceviamo offerte quotidiane da sponsor. In due stagioni riporteremo il nostro club in salute. Nel frattempo, sarà complicato acquistare i giocatori che vogliamo, ma tutti i club sono nella stessa situazione, tutti ricevono prestiti e cambiano giocatori. Vogliamo quelli giusti per essere competitivi, io sono ottimista".
