Liverpool, per Chiesa solo 8 minuti ieri. Slot spiega: "Ho scelto di far entrare altri prima"

Arne Slot ha aperto il vaso di Pandora. L'allenatore del Liverpool ieri, al termine del 3-1 incassato contro il Chelsea, ha spiegato perché abbia aspettato fino all’82º minuto per inserire Federico Chiesa, visto il già conquistato trofeo di Premier League per aritmetica certezza. Anche perché un po' di turnover è stato effettuato, per dare la possibilità a diversi giocatori di guadagnare minuti, tra i quali Curtis Jones e Diogo Jota, ma anche Jarell Quansah - autore di un rocambolesco autogol -. Ma non l'ex Juventus.

Chiesa, che non è ancora mai stato schierato titolare in campionato ed è finito tra le riserve prima di giocare scampoli di minuti nel finale del ko subito ieri dai Reds a Stamford Bridge. Il suo impatto è stato minimo e alcuni hanno tradotto il gesto di Slot in un chiaro segnale del ruolo marginale del giocatore di 27 anni nei piani di Slot (solo 403 minuti stagionali trovati).

La risposta di Slot è stata diretta. "Perché ho deciso di far entrare prima altri giocatori. Avevo già inserito Darwin (Núñez, ndr), quindi non era una posizione in cui avrei potuto far entrare lui. Poi c’era Cody Gakpo, che mi è piaciuto molto: ha giocato davvero una buona partita - ha spiegato il mister del Liverpool - e l’ho già sostituito molte volte nelle ultime settimane. Salah è sempre un giocatore che può segnare, quindi per questo motivo ho fatto prima altre sostituzioni. Alla fine, potrei quasi dire che da queste parti la gente si aspetta da me che mi prenda un rischio in più, quindi ho tolto un difensore per inserire Federico. Questo ci ha anche portato a segnare il gol, ma purtroppo non c’era abbastanza tempo perché potesse fare davvero la differenza".