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Insulti razzisti a Carter: la condanna di FA e UEFA. Ma l'Inghilterra non si inginocchierà

Insulti razzisti a Carter: la condanna di FA e UEFA. Ma l'Inghilterra non si inginocchierà
© foto di Instagram Jess Carter
Oggi alle 10:04Calcio femminile
di Tommaso Maschio

In casa Inghilterra scoppia il caso degli insulti di stampo razzista nei confronti di Jess Carter, centrale difensiva della Nazionale impegnata all’Europeo Femminile e prossima avversaria dell’Italia. La classe ‘97, che milita nel NY/NJ Gotham, domenica ha infatti dichiarato che dall’inizio del torneo è vittima di insulti: “Fin dall’inizio del torneo ho subito molti insulti razzisti, sebbene ritenga che ogni tifoso abbia il diritto di esprimere la propria opinione sulle prestazioni e sui risultati, non sono d’accordo e penso che non sia giusto prendere di mira qualcuna in base all’aspetto fisico, le sue origini o al colore della pelle. Di conseguenza prenderò una pausa dai social media e lascerò che sia il mio team a occuparsene”.

Il CEO della Football Association Mark Bullingham in una nota ufficiale ha preso le difese della calciatrice e condannato gli insulti: “La nostra priorità è Jess, le daremo tutto il supporto di cui ha bisogno e condanniamo fermamente i responsabili di questo disgustoso razzismo. Non appena siamo venuti a conoscenza degli abusi razzisti subiti da Jess, abbiamo immediatamente contattato la polizia britannica. Sono in contatto con la piattaforma di social media interessata e stiamo collaborando con la polizia per garantire che i responsabili di questo crimine d'odio vengano assicurati alla giustizia. - si legge ancora nella nota della Federcalcio inglese - Purtroppo, non è la prima volta che ciò accade a un giocatore inglese, quindi abbiamo adottato misure che ci consentono di intervenire rapidamente e, ove possibile, fornire informazioni a supporto di qualsiasi potenziale azione di polizia. Continueremo a discutere con le autorità competenti e le aziende di social media su cosa si possa e si debba fare di più per prevenire questi abominevoli abusi".

Anche la UEFA è scesa in difesa della giocatrice: "Abusi e discriminazioni non dovrebbero mai essere tollerati, né nel calcio né nella società, né di persona né online".

La capitana dell’Inghilterra Lucy Bronze ha invece parlato delle iniziative che le giocatici potrebbero prendere in campo per testimoniare vicinanza e sostegno alla compagna: “Ieri sera ci siamo incontrate per discutere la situazioni e siamo tutte pienamente solidali con Jess e con chiunque subisca insulti razziali in questo torneo. Sappiamo che non riguarda solo lei e siamo deluse di dover essere ancora qui, nel 2025, a vedere Jess affrontare tutto questo. - prosegue Bronze – Inginocchiarsi? No, non lo faremo, è chiaro che noi e il calcio dobbiamo trovare un altro modo per affrontare il razzismo".

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