Lecco, Aliberti: "In rosa, mancano un difensore e due elementi nel reparto avanzato"


Nel corso della diretta mattutina di A Tutta C, format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto il Vice Presidente e Amministratore Delegato del club Francesco Aliberti, che ha fatto il punto sul momento dei blucelesti, partendo dall'ulteriore rinnovo del contratto di mister Federico Valente: "Con mister Valente c'era già un contratto, siglato a gennaio, valido anche per la prossima stagione, perché appunto il tecnico, quando ha sposato il progetto Lecco, ci ha chiesto non di fare da traghettatore, che è una parola tra l'altro bruttissima a mio parere nel calcio, ma di appunto prima salvarci e poi costruire qualcosa per il futuro. Quindi questo ulteriore rinnovo è stato l'ennesima tappa di questo progetto a medio e lungo termine con lui. Siamo ovviamente molto contenti di averlo confermato, la nostra idea non era quella di fare un anno e chissà, ma di avere un progetto di tre anni, due anni e mezzo considerando la seconda parte della scorsa stagione: per il mondo del calcio si tratta sicuramente di un progetto a lungo termine, visto il continuo esonerare".
Le panchine in C sono sempre un tema abbastanza delicato, ma questo prolungamento rende anche giustizia agli sforzi fatti dalla famiglia Aliberti...
"Purtroppo lo scorso anno abbiamo dovuto fare due esoneri e cambiare tra allenatori in una stagione, non voglio ritornare su quelle che sono state le state motivazioni perché ne abbiamo già parlato, ma purtroppo a volte è difficile trovare la quadra tra tecnico, giocatori e tutto il contorno, quindi quando abbiamo capito che con mister Valente c'era una visione comune di intenti, di progetti, di piani, di modo di lavorare, un modo di lavorare che io dico sempre che poco si sposa con la Serie C italiana, abbiamo deciso di proseguire. Valente viene da campionati tedeschi, svizzeri, fa un tipo di allenamento diverso, di strategie diverse, poi i risultati sono arrivati, la media punti parla da sé, e parliamo sempre comunque di un allenatore entrato a stagione in corso in una situazione brutta dal punto di vista psicologico: è stato logico diciamo riconfermarlo per dare vita al nuovo progetto e soprattutto iniziare la nuova stagione fin da ritiro, anzi da prima ancora del ritiro, con il programmare e fare tutto ciò che è necessario per fornirgli tutti gli elementi che gli consentano poi di lavorare al meglio. I nostri colpi di mercato li avevamo praticamente tutti già definiti a maggio e giugno, era solo questione insomma di sistemare qualche clausola, qualche cifra, ma alla fine erano tutti i nomi già decisi".
A proposito di mercato, cosa manca ancora al Lecco e dove andrà a operare ora la società?
"A livello di ruoli ci mancano un attaccante, una sottopunta, da affiancare a Sipos che abbiamo rinnovato con grande gioia e all'interessante prospetto internazionale Furrer, e un difensore per completare il pacchetto arretrato e avere le tre coppie che servono al mister. Chiaramente, facendo banalmente due calcoli, dobbiamo anche operare in uscita per motivi di lista, in questo momento siamo oltre e quindi ci saranno per forza di cose delle uscite. Poi, a centrocampo siamo coperti e sulle facce lo stesso".
Ma saranno profili over quelli che si andranno a cercare o anche giovani di prospettiva seguendo il criterio della Riforma Zola?
"Abbiamo dei nomi sul taccuino, o meglio, li ha il DS Minadeo, e aspettiamo le sue mosse. Non posso quindi dire i nomi, ma stiamo valutando profili giovani. Quest'anno abbiamo deciso di ridurre al minimo i profili over, vado a memoria ma, delle tante operazioni fatte, gli unici over sono state le riconferme dalla passata stagione. Abbiamo rinnovato il nostro super portierone Jacopo Furlan, abbiamo ancora in rosa un leader difensivo come Luca Marrone e Matteo Battistini rinnoverà a brevissimo il suo contratto".
Sono invece noti i profili che lasceranno la squadra in mano a mister Valente?
"A ora no, perché, come è normale che sia, c'è un ritiro da affrontare, e il mister vede allenarsi tutti i ragazzi: può quindi essere che le uscite che erano state previste tre mesi fa non saranno poi quelle che verranno fatte. Anche perché alcuni giocatori, per esempio Mendoza, hanno avuto pochissimo spazio quest'anno, Tordini non ha mai giocato con Valente perché era in prestito a Messina... sono giocatori che andranno rivisti. Non c'è ancora una decisione. È chiaro però che vanno esclusi, oltre ai nuovi arrivati, anche le colonne che abbiamo rinnovato, che stiamo rinnovando e quindi comunque il campo si restringe. Poi un nome molto chiacchierato, e ci fa piacere ovviamente anche per il ragazzo, quello di Marwan Kritta: non sono però più arrivate offerte da tre settimane questa parte, quindi posso dire che, salvo colpi di scena, rimarrà con noi, e ne siamo molto contenti di questo".
Più in generale, come sta procedendo il ritiro del Lecco?
"Ho visto i primi allenamenti e come ho detto anche al direttore, scherzando, sembrava di essere a metà stagione, nel senso che tutti i giocatori si sono fatti trovare pronti atleticamente soprattutto, erano tutti in forma e ovviamente il mister li ha trucchiati bene fin dai primi minuti. Il ritiro ad Anterselva sta procedendo molto bene, abbiamo una struttura che posso dire senza problemi essere da Serie A per un ritiro, un campo perfetto, una gestione magnifica, un hotel di altissimo livello, una struttura che ha scelto il mister che, se non ricordo male, l'ha già sperimentata in un ritiro con il SudTirol. Siamo molto contenti di come sta procedendo, giovedì avremo la prima delle cinque o sei amichevoli che abbiamo definito, contro il St. Georgen, una formazione di Eccellenza locale, e noi, come famiglia, saliremo per assistervi e inizieremo a vedere la prima partita, anche se non ufficiale o amichevole, di questa nuova formazione che abbiamo messo in piedi. Sono le classiche sgambate per ottenere ritmo partita, questo lo sappiamo, però diciamo che c'è curiosità anche da parte nostra, oltre che dei tifosi che verranno a vederla".
Non sono stati ancora definiti i prossimi gironi, ma le prime indicazioni ci sono. Che stagione si aspetta?
"Per prima cosa, ci sarà da chiarire la questione legata alla Triestina, vedremo se prenderà parte al nuovo campionato o se si farà un girone a 19 squadre, con il nostro che vedrà formazioni importanti come Cittadella, il Vicenza e il nuovo Brescia del nostro amico Pasini: a Brescia hanno fatto qualcosa che ha del miracoloso, certo, sacrificando una squadra che comunque aveva una tifoseria molto molto accesa, la Feralpisalò, che ho avuto anche modo di conoscere quando erano in Serie B. Non devo dirlo io, ma saranno queste le squadre che lotteranno per la promozione in Serie B. Ci saranno poi delle sorprese, secondo me una potrebbe essere la Dolomiti Bellunesi, società molto ambiziosa nata di recente dalla fusione di altre società, che è per me la chiave del calcio: è meglio unire le forze piuttosto che creare tante società, e la Dolomiti potrebbe divenire il nuovo Sudtirol. Ma il mercato è entrato nel vivo, penso che nessuno abbia fatto il numero di operazioni che abbiamo fatto noi, vedremo come si evolverà".
