Koopmeiners: "Mi sento da Juve. Se ti pagano 60 milioni normale la gente pretenda tanto"

Il primo anno in bianconero non è stato certo indimenticabile, tra infortuni e pressione dell'etichetta da mister 60 milioni. Ma la stagione non è ancora finita e Teun Koopmeiners intende prendersi la Juventus, come ha raccontato lui stesso nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: "Sì, mi sento molto meglio. Sono stato fuori quasi tre mesi per l’infortunio al tendine d’Achille. In questi giorni in America mi sono allenato con continuità e ho parlato tanto con Tudor , ho detto anche a lui che avverto sensazioni migliori ma che avrò bisogno ancora di un po’ di tempo per essere al cento per cento per tutti i novanta minuti".
Ma il Mondiale per Club chiama, il premio in palio attira molto Koop: "Questa competizione a livello personale sarà importantissima anche da questo punto di vista. È un'occasione per tornare in campo e giocare, come è successo l'altro giorno nel secondo tempo di Washington. Ma l'obiettivo principale è un altro: voglio vincere il mio primo trofeo con la Juventus".
A proposito delle pressioni psicologiche che hanno condizionato l'impatto alla Juve di Koopmeiners, dopo la cessione record dell'Atalanta: "Quando vieni acquistato per 50-60 milioni - spiega l'olandese di 27 anni - come è capitato a me e la squadra non va bene in generale, è normale che la gente pretenda di più da te. Io avverto la responsabilità: so che posso e devo fare decisamente meglio, mi sento un giocatore da Juventus".
