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Bologna, Di Vaio: "Tomiyasu ci mise una settimana a dire di sì, volle tornare in Giappone"

Bologna, Di Vaio: "Tomiyasu ci mise una settimana a dire di sì, volle tornare in Giappone"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Oggi alle 19:38Serie A
di Simone Lorini

Nel corso di una lunga intervista concessa a Il Domani, il direttore sportivo del Bologna Marco Di Vaio ha parlato così della storica vittoria della Coppa Italia dello scorso maggio: "Come si vive una gioia così? Con emozione, con pianti, con una sensazione fortissima. Condividerla con la città, con la mia famiglia, con tutte le persone che lavorano qui. Sono diciassette anni che sto a Bologna. Ne abbiamo viste di brutte e di belle. Questa vittoria è stata il segno di un percorso incredibile. Quando giocavo non c’erano i social, il calcio era più tradizionale. Ora c’è una condivisione diversa, ci sono connessioni diverse. Rivedo il giorno della finale in ogni dettaglio. Abbiamo avvertito tutti il peso della responsabilità e l’abbiamo trasformato in un regalo per la città".

Gli anni difficili: "Ci sono stati anni difficili, senza risultati. Sentivo il peso della responsabilità verso i tifosi. Non avevo ancora gli strumenti per incidere davvero. Poi, con l’arrivo di Sinisa, il presidente ha deciso di cambiare tutto. Da lì è iniziata la costruzione del Bologna di oggi".

Sull'arrivo di Tomiyasu ha rivelato: "L’ho aspettato a cena dopo una partita. Gli ho parlato del progetto. Poi l’operazione l’hanno finalizzata Fenucci e Bigon, ma quel primo contatto era il mio ruolo: far capire che cosa stavamo costruendo. Avevamo fatto tutto, visite mediche pronte e prenotate. Lui stava giocando in America. Prese un volo, arrivò qui. Vide tutto: la città, il centro tecnico. Sembrava tutto ok. Ma volle tornare in Giappone per parlarne con la famiglia. Una settimana d’attesa, con il fiato sospeso. Poi ha detto sì. Un mese dopo, stessa cosa con Skov Olsen".

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