Collovati su Acerbi: "Nella vita bisogna essere più ragionevoli, la Nazionale non si rifiuta"

A poche ore dalla sfida di qualificazione al prossimo mondiale tra Norvegia e Italia, ha parlato a Tuttosport Fulvio Collovati. Queste le sue parole, a cominciare da una considerazione su Haaland: "Cosa mi impressiona di lui? La forza con cui riesce ad andare in profondità: quindi, per riuscire a contenerlo, il difendente deve mettersi in moto quando il centrocampista sta alzando il piede per lanciarlo. Sono attimi e devi capire quanti metri prenderti di vantaggio. Ma ripeto: sono tutti accorgimenti che ti venivano insegnati una volta, invece ora si punta tutto su difensori che sanno costruire dal basso e stop".

Cosa ne pensa del rifiuto di Acerbi?
"Francesco lo conosco ed è un bravo ragazzo. Credo abbia agito di istinto e non con la ragione, che si sia sentito punto nell’orgoglio non rendendosi conto che a volte bisogna essere ragionevoli, perché la maglia della Nazionale non si rifiuta mai. Detto questo, non mi sento di colpevolizzare un ragazzo che ha lottato molto nella vita".

Quanto può influire sugli interisti la disfatta di Monaco?
"In Nazionale hanno un motivo in più per reagire, anche se quella partita purtroppo rimane nella storia, perché poteva finire anche 8-0. Credo si siano fatti tante domande in questa settimana su come sia potuto succedere quello che abbiamo visto nella finale di Champions e proprio per questo ritengo che possa far bene a quei ragazzi tornare già in campo in una gara molto importante".

Sull'Italia.
"Non voglio neanche pensarci al fatto che l’Italia possa mancare per il terzo Mondiale di seguito, con tutto il rispetto per Norvegia, Israele, Moldavia ed Estonia. Ho molta fiducia negli inserimenti di Barella e Tonali che in Premier ha fatto un’annata strepitosa. Come finisce? Voglio essere ottimista: 2-1 per noi".