Sampdoria, prima uscita pubblica per Fredberg e Donati. Nessuna certezza sul mercato

La conferenza stampa di presentazione di Jesper Fredberg e Massimo Donati, affiancati da Andrea Mancini (ma senza la presenza dei vertici societari, Manfredi su tutti), non ha offerto le risposte che i tifosi della Sampdoria si aspettavano. Nessuna indicazione sul budget destinato alla costruzione tecnica della squadra - non una cifra precisa, ma almeno una linea guida - e nemmeno una dichiarazione sugli obiettivi sportivi: zona sinistra o destra della classifica? Nulla di tutto ciò.

Al loro posto, concetti già sentiti: si farà il massimo, si lavorerà sodo, si userà il “noi”, si costruirà una filosofia condivisa, si proverà a dare il 100% e si punterà sulla spinta della tifoseria. Parole che, pur nella buona fede di chi le ha pronunciate, suonano familiari, se non stanche, dopo mesi difficili culminati in una salvezza tanto sofferta quanto rocambolesca, conquistata il 22 giugno.

Dalle dichiarazioni del CEO dell’area sportiva, dell’allenatore e del direttore sportivo è emersa piuttosto una consapevole accettazione del rischio. Tutti e tre hanno scelto di scommettere su un progetto ancora indefinito, che oggi appare come un punto interrogativo più che una certezza. Il vero bilancio, del resto, potrà essere tracciato solo alla chiusura del mercato estivo.

Fredberg, Donati e Mancini sanno perfettamente dove si trovano. Hanno avuto tempo per valutare, riflettere, pesare pro e contro. E hanno detto sì, convinti delle proprie capacità e del valore di una maglia che, se onorata nel modo giusto, può davvero rappresentare la svolta di una carriera. Lo riporta Il Secolo XIX.