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Milan, Maldini su Donnarumma: "Stasera non posso dire niente, è il momento di festeggiare"

Milan, Maldini su Donnarumma: "Stasera non posso dire niente, è il momento di festeggiare"TUTTO mercato WEB
domenica 23 maggio 2021, 23:52Serie A
di Andrea Piras

Paolo Maldini ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il successo contro l'Atalanta: "Credo che nessuno possa smentire il fatto che sia un traguardo meritato perchè lo abbiamo fatto credendoci, soffrendo naturalmente. Siamo la squadra più giovane d'Italia, dobbiamo riuscire a far dimenticare quello che è stato il Milan di Berlusconi perchè i tempi sono diversi e gli investimenti sono diversi. C'è stato richiesto di abbassare il monte ingaggi e ringiovanire la squadra. Quindi bisogna essere creativi e devo dire che questo gruppo di lavoro lo è stato. La società è stata a supporto di questo lavoro e devo dire che il mister e i ragazzi hanno fatto um lavoro fantastico. Momenti difficili ce ne sono stati ma questa mentalità di non prendere scuse e alibi è stata fondamentale".

La scelta più difficile in questo tuo nuovo ruolo.
"Non posso negare che momenti difficili ce ne sono stati ma non abbiamo rimpianti su quello che è successo. Ma siamo stati premiati per le scelte che abbiamo fatto, non solo per i giocatori ma per le scelte di comportamento. Questo ci ha salvaguardato nei momenti difficili".

Ti comportavi alla stessa maniera di quando eri giocatori nei momenti di difficoltà?
"Devo dire che è diverso, il ruolo cambia e anche io ho dovuto fare la mia esperienza. Ho iniziato con un grandissimo dirigente che è Leonardo, non si finisce mai di imparare e le cose perfette è difficile farle. Rispetto ai nostri tempi, essendo questa una squadra molto giovane, le chiacchierate con i giocatori singolarmente sono più frequenti rispetto a quanto facevano con noi i dirigenti. Cercare di coinvolgere tutti al 100% è la sfida più difficile. molti si sentono di passaggio, altri sono in prestito, la condizione del Covid non ci ha aiutato. È stato un lavoro giornaliero, ti dividi tra campo e scrivania. E' un lavoro in cui c'è da imparare sempre, spero di poterlo continuare a farlo per tanto tempo perché sinceramente mi trovo bene".

La vicinanza a Pioli.
"La verità è che non c'è mai stata una messa in discussione di Pioli. Bisogna sempre ricordarsi da dove siamo partiti, dopo il 5-0 che abbiamo subito proprio qua lo dicevamo. Siamo stati onesti nel dire le cose, non abbiamo parlato tanto ma abbiamo sempre detto la verità".

Donnarumma?
"Ci sarà tempo (ride ndr). Stasera non posso dirti niente, non è neanche giusto dire qualcosa stasera. Abbiamo parlato poco ma quando lo abbiamo fatto non abbiamo mai detto bugie. Non è il momento di parlare ma di festeggiare, lui era uno dei più contenti. E' un traguardo che è passato anche attraverso le sue parate".

Da quanto tempo non senti la musichetta della Champions?
"Io da un po', il Milan da sette anni, questo non è un punto di arrivo. Siamo contenti, abbiamo fatto un percorso fantastico ma il Milan deve essere in Champions stabilmente anche per competere economicamente con gli altri club. Per crescere dobbiamo essere stabili in Champions come Napoli, Roma, Juventus e Inter".

Ci avete sempre creduto?
"Noi ci credevamo anche quando le cose non andavano proprio bene. Si vedevano cose diverse, si vedeva che i giocatori avevano potenzialità per fare di più. Si vorrebbe tutto e subito, ma con i ragazzi di 20 anni che indossano una maglia prestigiosa non è così. La pazienza nel calcio non esiste, non tutti riescono a vedere i segnali positivi. Questi sono ragazzi che possono fare anche meglio, a 20-21 anni non seri forte come lo sei a 25".

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