"Ne resterà (forse) soltanto uno". La Fiorentina non riscatta i 7 prestiti, anche se Gud...

Si chiude quest'oggi, dopo due giorni, la speciale finestra che dava la possibilità alle squadre di Serie A di esercitare i rispettivi diritti di riscatto versando nelle casse dei club di riferimento le cifre pattuite per i vari calciatori coinvolti in questo tipo di trattative. Sette di queste implicano la Fiorentina, prima tra le rose di Serie A ad avere tale contesto contrattuale in divenire. Ciò che è certo, però, è che nessuno degli elementi della squadra a caccia di una permanenza al Viola Park resterà nel capoluogo toscano nella prossima stagione.
I tagliati da tempo
Non una scelta tecnica, ma un volere del destino, il 'no' al riscatto di Edoardo Bove. La Fiorentina a dicembre ha deciso di non interrompere il prestito e di mostrare al ragazzo il proprio sostegno tenendolo a Firenze per tutto l'anno nello staff di Palladino. Adesso il classe 2002 è pronto per tornare alla Roma, dove deciderà se tentare nuovamente di giocare a calcio, ovviamente all'estero, o se appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. Ci sono già poi una serie di calciatori che erano giù stati tagliati dal direttore sportivo Daniele Pradè nella famosa conferenza di fine anno. Adli, Colpani, Folorunsho e Zaniolo, seppur per motivi diversi, non hanno convinto e faranno ritorno alle proprie squadre di appartenenza. Infine, più discussa è stata la posizione di Danilo Cataldi, per cui la società di è presa qualche giorno in più riflettere. Le sue doti di leader, il suo buon apporto alla causa e una cifra per il riscatto particolarmente favorevole potevano aprire uno spiraglio di permanenza, ma alla fine si è scelto la via della separazione anche per l'ex capitano della Lazio, che a Roma ritroverà il mentore Maurizio Sarri.
Gudmundsson, la situazione più complessa
Quella di Gudmundsson, pur tornando al Genoa, resta la matassa più ingarbugliata. Due giorni fa vi abbiamo raccontato - QUI la news - come la Fiorentina consideri troppo alta la cifra di 17 milioni pattuita con il Grifone lo scorso anno per il riscatto dell'islandese. Anche perché FirenzeViola.it ha raccontato di come l'anno scorso c'era stato un gentlemen's agreement tra i dirigenti gigliati e il ds rossoblù Ottolini sul prolungamento del prestito qualora il processo del giocatore si fosse protratto. Accordo (non scritto) che poi è caduto al momento dell'isediamento del neo presidente del Genoa Dan Sucu. Il futuro di Albert Gudmundsson alla Fiorentina, tuttavia, è tutt'altro che deciso. L'obiettivo della società viola è quello di riaprire un tavolo delle trattative per cercare un accordo meno oneroso, magari mettendo nella formula un obbligo - e non più un diritto - di riscatto.
