Torino, Mandragora: "A Crotone una gioia a metà. Nazionale? Vorrei tornarci"

Davide Nicola gli ha subito consegnato in mano le chiavi del centrocampo del Torino, Rolando Mandragora ha permesso il salto di qualità: e, a Crotone, è arrivato il suo primo gol in granata. Attraverso i microfoni di Torino Channel, il classe 1997 è stato presentato alla stampa.
Com’è stato il primo mese di Toro?
“Particolare, perché abbiamo trovato risultati utili a parte l’ultima partita. C’è un gruppo speciale, mi ha fatto subito integrare al meglio e conoscevo già il mister”.
Qual è stata l’emozione del gol di Crotone?
“E’ stata una gioia a metà: contento, era arrivata per il pareggio ed ero felice. Poi purtroppo il gol è servito a poco, così come la prestazione. Non potevo essere felice più di tanto”.
Ti senti più responsabilizzato?
“Sì, per l’ambiente e per il mister, oltre che per i compagni. Ho tanto da dimostrare e voglia di mettermi in gioco, è un’iniezione di fiducia perché gioco tanto. E dovrei rendere sempre meglio”.
Come nasce il rapporto con Nicola?
“Conosciuto a Crotone e avuto a Udine, è una persona positiva, genuina e carismatica. Tutti ci troviamo bene con lui, è difficile non andarci d’accordo”.
Come vi dà la carica?
“E’ genuino e positivo, è così davanti alle telecamere come con noi. Ci dimostra affetto e fiducia sempre, cerca di tirare fuori il meglio anche dalle cose negative. Ora speriamo che ci tiri fuori il meglio anche per domenica”
Quanto serve conoscere già i compagni?
“E’ un valore aggiunto. Conoscevo tanti miei compagni, è stata una nota positiva: anche chi non conoscevo mi ha fatto sentire parte integrante, è stato importante”.
Ti trovi bene nel ruolo?
“Il play lo sento più mio, ma posso anche fare altro. Ma il play è il mio preferito”.
In passato sei stato spesso in azzurro.
“Vengo da un infortunio lungo al crociato, sono stato in azzurro giovanissimo e vorrei tornarci. Ma tutto questo passerà dal Toro, ci sono tanti centrocampisti che stanno facendo bene. Spero di meritarla anche io, è un privilegio e un sogno per tutti”.
Cosa ti manca per la Nazionale?
“La continuità ti porta ad arrivare a grandi livelli. E’ ciò che devo trovare”.
Pecci ha detto che potrebbe essere la stagione della tua consacrazione.
“L’ho letto, è stato un leader del Toro e mi ha fatto piacere. Lo vorrei anche io, cercherò di seguire il suo consiglio di giocare di più”.
Che partita sarà con l’Inter?
“Grande squadra e prima in classifica, in piena lotta per lo scudetto. Ha un centrocampo tecnico e fisico, servirà mettere qualcosa in più per vincere i duelli. E tireremo le somme alla fine”.
