Crystal Palace, ricorso al Tribunale dello Sport per l'esclusione dall'Europa League

È notizia di una decina di giorni fa la decisione della UEFA nei confronti del club inglese del Crystal Palace, che non prenderà parte all'Europa League 2025/26 nonostante la vittoria nella FA Cup. La scelta è stata infatti quella di retrocedere il club inglese in Conference League per via della violazione delle regole sulla multiproprietà. Una scelta a cui però il club inglese ha deciso di ribellarsi:

Il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha confermato che il Crystal Palace ha formalmente presentato ricorso contro la decisione della UEFA di retrocederlo dall'Europa League alla Conference League per la stagione 2025/26.

Il ricorso segue la sentenza della UEFA dell'11 luglio, che ha citato una violazione delle regole sulla proprietà multi-club che coinvolgono l'imprenditore americano John Textor, il quale detiene partecipazioni sia nel Crystal Palace che nel club francese Lione, entrambi qualificati per l'Europa League. Il Crystal Palace, che ha guadagnato il suo posto in Europa League vincendo la FA Cup a maggio, sostiene che Textor non abbia avuto un'influenza decisiva sul club, un'affermazione supportata dal presidente Steve Parish, che ha definito la retrocessione 'probabilmente una delle più grandi ingiustizie nel calcio europeo'.

Il ricorso del club al TAS, previsto con rito accelerato, mira a ripristinare il posto in Europa League perso dai Glaziers, con una decisione attesa entro l'11 agosto, prima del sorteggio del turno di playoff della Conference League del 4 agosto