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L'ex Chelsea Poyet: "Grandi chance di passare il turno, un orgoglio decidere la Supercoppa"

L'ex Chelsea Poyet: "Grandi chance di passare il turno, un orgoglio decidere la Supercoppa"TUTTO mercato WEB
martedì 4 maggio 2021, 20:02Calcio estero
di Alessandra Stefanelli

Nei sette anni trascorsi in Spagna con la maglia del Saragozza, Gustavo Poyet era stato soprannominato "motorino" perché all'interno del centrocampo era ovunque. Il passaggio al Chelsea, avvenuto nel 1997, non ha snaturato le qualità di Gus, che con questa maglia ha vinto nuovamente la Coppa delle Coppe ed è stato decisivo nella Supercoppa Europea vinta contro il Real Madrid nel 1998. Che fine ha fatto? Attualmente è l'allenatore del Club Deportivo Universidad Catolica, una delle tre squadre più importante del Cile. La redazione di Transfermarket Web lo ha intervistato, in esclusiva, per parlare del ritorno della semifinale di questa sera:

La tua avventura al Catolica è iniziata da qualche mese, come sta procedendo?
"Abbiamo iniziato molto bene vincendo la Supercoppa contro un avversario storico come il Colo Colo. Il campionato, a differenza di quello europeo, è appena cominciato e stiamo andando piuttosto bene. Noi cercheremo di fare del nostro meglio".

Dall'ultima esperienza al Bordeaux sono passati diversi anni. Che cosa hai fatto nel frattempo?
"Ho avuto modo di vedere molte partite e le ho commentate in tv, sono rimasto molto coinvolto senza però essere in campo. Ho preso questa sfida come una cosa personale per cercare di convincere il giocatore a vedere il calcio in modo diverso. Lui deve giocare a seconda di cosa succede, non secondo la matematica. Nel calcio esistono molti fattori che possono creare influenza, uno di questi ad esempio è l'emotività che porta le squadre a giocare meglio o peggio".

Passando al Chelsea, quante sono le possibilità di superare il Real Madrid nel ritorno della semifinale di Champions League?
"A mio parere le possibilità sono davvero molte, perché il Chelsea ha fatto una grande partita a Madrid e penso che affronterà con la stessa voglia e lo stesso spirito il ritorno di Stamford Bridge. Non sarà facile, ma il Chelsea proverà a fare del suo meglio".

In effetti il Real Madrid è stato molto al di sotto delle attese, ti aspetti una squadra diversa?
"Ogni partita è sempre diversa, non si può già dire dall'inizio come potrà essere. Aspettiamo e vediamo quali saranno gli approcci degli allenatori e, soprattutto, come saranno le prestazioni dei giocatori. Soprattutto quelli importanti e quelli più attesi".

Su chi scommetti? C'è un calciatore che deciderà il match?
"No, quelli della nostra generazione non scommettono mai (sorride ndr). Penso non si potrà parlare di un singolo giocatore, ma di un'intera squadra".

Se nomino la data del 28 agosto 1998, quasi 23 anni fa, quali sono i ricordi che vengono in mente?
"Quella è stata una partita speciale per noi, noi venivamo dal successo in Coppa delle Coppe e abbiamo cercato di fare un gran match contro chi aveva vinto l'ultima Champions League. Il mio gol, il primo in una finale, è arrivato a pochi minuti dal fischio finale, è stato quello della vittoria e mi ha dato un forte orgoglio e un significato personale che conservo ancora oggi. E' stato bellissimo".

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