Rayo furioso con l’arbitraggio al Metropolitano: "Dettagli che cambiano le partite"

La sconfitta del Rayo Vallecano al Metropolitano non è stata soltanto dolorosa sul piano sportivo: ha lasciato dietro di sé anche un mare di polemiche arbitrali. Tre episodi contestati hanno acceso la rabbia dei giocatori e dei dirigenti franjirrojos nei confronti del direttore di gara Hernández Hernández.
Il primo caso al 36’, quando Alemao stava per deviare in rete un cross di Fran Pérez, ma è stato sbilanciato da Hancko. I vallecanos hanno reclamato il rigore, ma l’arbitro ha lasciato proseguire. Al 50’ il clima si è scaldato ulteriormente: dopo un contatto in area tra Llorente e Chavarría, Batalla ha affrontato il centrocampista rojiblanco e ne è nata una rissa. In quel frangente Koke ha afferrato per il collo il portiere del Rayo, venendo punito soltanto con il cartellino giallo. "Se fosse stato dall’altra parte sarebbe stato rosso", ha sbottato Álvaro a Movistar. L’ex arbitro Iturralde González ha spiegato che, secondo le direttive attuali, la decisione dipende dalla valutazione dell’intensità del gesto, motivo per cui il VAR non è intervenuto.
Il terzo episodio al minuto 86: Llorente ha colpito con un braccio Chavarría e ha rimediato un’altra ammonizione, tra i fischi del settore ospite. Interrogato in conferenza, il tecnico Iñigo Pérez ha preferito non alimentare la polemica: "Non serve a nulla, non recuperiamo niente". Più duro invece il presidente Raúl Martín Presa: "Le due ammonizioni a Koke e Llorente per me sono rossi". Il secondo gol dell’Atletico nasce da un fallo non fischiato. Sono dettagli che cambiano le partite".
