I 9 della Roma a secco, Zazzaroni: "Dovbyk azzerato dalla criptonite, Ferguson deve crescere"

"Il centrindietro". Si intitola così l'editoriale odierno del direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni. Il focus è sulla Roma di Gasperini, ancora in attesa dei gol dei suoi centravanti e aggrappata quindi a quelli dei suoi difensori (o giocatori di altri ruoli). Non è un caso che anche la vittoria di ieri contro il Nizza sia arrivata grazie alle reti di Mancini e Ndicka.
"Wesley col Bologna, e in seguito Soulé, e Pellegrini, e N’Dicka e Mancini - si legge sul quotidiano -. Mancano giusto Svilar, Rensch, Hermoso e Celik e insomma se Gasperini avesse anche dei centravanti in grado di buttarla dentro la Roma non sarebbe male, potrebbe limitare le sofferenze e fare pensieri più ambiziosi, quasi hard. Naturalmente siamo solo all’inizio: cinque partite sono niente. E evidentemente Ferguson deve crescere e Dovbyk ritrovarsi. Ma i segnali che stanno giungendo dal campo non sono confortanti".
L'analisi di Zazzaroni si è spostata infine su Dovbyk: "L'ucraino sembra azzerato dalla criptonite: non tiene un pallone, non vince un corpo a corpo, ha i tempi di reazione del bradipo e indovina un passaggio su cinque. Ogni volta ci chiediamo dove sia finito l’attaccante che col Girona faceva sfracelli e che la scorsa stagione in un modo o nell’altro ne ha messi dentro diciassette".
