Riecco Reina post ritiro: "Già verso metà anno scorso mi sentivo stanco. In spogliatoio..."

Appesi i guantoni al chiodo dopo la scorsa stagione sulle rive del Lago di Como, in Serie A, a 42 anni Pepe Reina ha raccolto la sfida di accomodarsi in panchina e allenare la squadra giovanile della Division de Honor del Villarreal. L'ex portiere spagnolo che successivamente alla scuola Barcellona poi crebbe al fianco del Submarino Amarillo, dove divenne punto di riferimento tra 2002 e 2005. Qui conquistò due Coppe Intertoto e la storica qualificazione alla UEFA Champions League.
Intervistato dai canali ufficiali del Villarreal, Reina ha parlato un po di sé: "Beh, prima di tutto mi sento come a casa. Qui il senso di appartenenza è importante e mi sento un privilegiato, perché iniziare questa carriera da allenatore in un posto come la División de Honor del Villarreal non capita a tutti. Ringrazio il club per la fiducia, per gli strumenti che mi hanno dato, perché mi hanno anche messo a disposizione uno staff meraviglioso, con persone che lavorano sodo, e un gruppo di giocatori che, finora, mi ha lasciato a bocca aperta: l’atteggiamento è impeccabile, la voglia, la curiosità, il linguaggio del corpo in ogni allenamento. Finora ci sono segnali molto positivi".
Un tasto delicato viene toccato a seguire, a proposito della decisione di ritirarsi dal calcio: "No, già verso metà dell’anno scorso mi sentivo un po’ stanco, mentalmente facevo più fatica, e ho deciso di lasciare il calcio. Poi è arrivata la notizia, la chiamata di Fernando e Miguel, e da qualche mese stavamo riflettendo su tutto questo, fino a concretizzare. Quindi, come ti dicevo, sono molto grato".
E su come sia stato l'addio ha spiegato: "Beh, sono tanti anni, tanti momenti, ma ho voluto assaporare tutto fino alla fine. Era giusto così, ogni trasferta era l’ultima. In spogliatoio quasi si scherzava: 'Questa è la tua ultima trasferta', 'questo è il tuo ultimo viaggio in pullman', 'questo è il tuo ultimo ritiro', facevamo un piccolo conto alla rovescia. Alla fine si è concluso in modo particolare, perché l’ultima partita non è stata quella che tutti ci aspettavamo, ma va bene così: sono contento, felice, orgoglioso, e soprattutto molto grato per quella che è stata una carriera davvero bella".
