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Reina parla da allenatore: "Il mio stile di gioco sarà simile a quello di Sarri. E Gattuso..."

Reina parla da allenatore: "Il mio stile di gioco sarà simile a quello di Sarri. E Gattuso..."TUTTO mercato WEB
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giovedì 24 luglio 2025, 20:56Calcio estero
di Yvonne Alessandro

Che tipo di allenatore sarà Pepe Reina? Una domanda che in molti si sono posti dal momento che il 42enne spagnolo ha deciso di ritirarsi dal calcio giocato per intraprendere la carriera di tecnico nella squadra giovanile della Division de Honor del Villarreal. In un'intervista ai canali ufficiali del club spagnolo ha garantito: "Con gli stessi valori che ho mostrato da giocatore. Cercherò di essere una persona onesta, leale, giusta per quanto i giocatori possano percepirlo, perché alla fine non tutti capiranno o vedranno che sono giusto con loro, fa parte del ruolo dell’allenatore. Ma voglio promuovere uno spogliatoio sano, la competitività, l’esigenza, la cultura dello sforzo: è questo che ha segnato la mia carriera".

Che idea di gioco avrà? Lo spiega sempre Reina: "Vogliamo essere protagonisti, audaci e coraggiosi. Seguire un po' quello che si fa in questo magnifico club. Cercare di essere competitivi attraverso il bel calcio, con ordine, con una buona gestione del pallone ed essere protagonisti in ogni partita". E sui punti di riferimento non ha dubbi: "Il modello di gioco sarà molto simile a quello che proponeva Maurizio Sarri, per dinamiche, per alcuni aspetti particolari. A livello umano, Gattuso è una persona che mi ha segnato molto, perché c’era un feeling straordinario, soprattutto con chi giocava un po’ meno, con il suo staff. Questo è importante curarlo".

E ha aggiunto: "Ma da tutti si impara, anche da ciò che non bisogna fare, da molti di loro, per non commettere gli stessi errori, perché ci sei passato e sono cose che da calciatore non ti piacevano e da allenatore cerchi di evitarle. Ma cercherò di prendere qualcosa da tutti, nei momenti opportuni". Sugli obiettivi che si pone: 
"L’obiettivo è far crescere i ragazzi. L’obiettivo del club è prendersi cura del suo patrimonio più importante, cioè i giocatori, il settore giovanile. Mandarne il più possibile in prima squadra, che siano uomini maturi, pronti e calciatori preparati a fare il salto nel calcio professionistico a partire dal prossimo anno. E a livello collettivo, cercare ovviamente di essere competitivi in tutte le competizioni".

Ma Reina si vede per lungo tempo in panchina? Lui replica: "Questa è l’idea. I primi passi, se sono buoni e non falsi, ma sì, sono testardo. Penso, anzi sono convinto, di poterlo fare. Ovviamente ho ancora tanta strada da fare, è appena cominciato, devo prepararmi molto, migliorare, imparare. Ho le antenne ben alzate per farlo in fretta e per stare al livello dell’esigenza che abbiamo. Per ora, è bello perché sei dall’altra parte, senti che i giocatori ti ascoltano, ti rispettano, e ti ripeto, mi è toccata la lotteria con lo staff che ho: mi stanno accompagnando e aiutando in questa transizione, che mi stanno rendendo molto più facile".

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