Sanitari minacciati in Inghilterra dopo la vaccinazione di tre calciatori professionisti

I vaccini contro il Covid-19 fanno discutere, anche in Inghilterra. Secondo quanto riferito da Sky Sports UK, dei dipendenti del sistema sanitario nazionale (NHS) avrebbero ricevuto delle telefonate minatorie dopo la decisione di vaccinare tre calciatori e tre membri dello staff del Chesterfield FC, formazione militante in National League, la quinta serie del calcio inglese. La polemica è nata dopo l’inchiesta del Daily Mail, che riportava come il club e il relativo staff sanitario sarebbe stato accusato di aver “saltato la coda” per i tempi legati alla vaccinazione: in questo momento, il governo britannico dà infatti priorità agli over 70 e ai soggetti in condizioni cliniche di estrema vulnerabilità. In seguito a queste notizie, la popolazione locale sarebbe insorta, anche attraverso minacce vere e proprie.
Dal club, di tutta risposta, fanno sapere come il piccolo numero di tesserati vaccinato fosse composto principalmente di persone classificate come “vulnerabili”; inoltre, dal centro di vaccinazione avrebbero evidenziato come le regole prevedano la possibilità di somministrare il trattamento anche ad altri soggetti, nel caso non si rendano reperibili i soggetti già individuati, al fine di evitare di dover buttare preziose dosi di vaccino, non più conservabili una volta scongelate. Il punto è che i calciatori sarebbero alla fine di questa ipotetica lista di attesa, ma anche su questo, sempre nel comunicato diramato dal Chesterfield FC, si legge che i tesserati sarebbero stati convocati solo dopo che le autorità sanitarie locali hanno esaurito le altre possibilità e quindi col rischio concreto di dover gettare i vaccini. Sulla vicenda, in ogni caso, è stata aperta un’indagine.
