United, retroscena Amorim: voleva dimettersi a gennaio, ora è in finale di Europa League

Il Manchester United ha perso contro il Chelsea lo scorso venerdì e non vince in Premier League dal 16 marzo, quando ha battuto il Leicester per 3-0. Per questa ragione e la sedicesima posizione in classifica di Premier League Ruben Amorim, tecnico subentrato a novembre, ha ammesso di sentirsi "vergognato" per le cattive prestazioni della squadra, nonostante tra due giorni possa giocarsi la finale di Europa League contro il Tottenham a Bilbao. Sognando il pass per la prossima edizione della Champions League.
Eppure la pressione è così alta a Old Trafford che, secondo quanto rivelato da ESPN, l'ex guida dello Sporting sta lavorando circa 14 ore al giorno al centro di allenamento del Manchester United, ma i primi mesi dell’allenatore portoghese in Inghilterra non sono stati facili. Al punto che aveva preso in considerazione le dimissioni dopo la sconfitta contro il Brighton, a gennaio, dopo aver inanellato una sola vittoria in 8 partite allora.
Cosa lo ha fatto desistere? Il suo staff tecnico lo ha convinto a rinunciare a questa idea di gettare la spugna dopo due soli mesi di incarico, ma ora deve fare i conti con le restrizioni economiche del club inglese, che ha costretto Amorim a elargire di tasca propria il viaggio in finale di Europa League a 30 membri dello staff tecnico, con le famiglie appresso, visto che la società non poteva permetterselo. Al momento sono in atto delle misure serie di riduzione dei costi e come noto sono già stati tagliati numerosi dipendenti.
