Assist e respiro internazionale. Chi è De Bruyne e cosa potrà portare al nuovo Napoli

Inizialmente sembrava solo un sogno. Poi col passare delle settimane, in concomitanza con la volata scudetto, il nome di Kevin De Bruyne ha preso sempre più consistenza fino a diventare il colpo da copertina del nuovo Napoli di Antonio Conte.
Un acquisto che alzerà inevitabilmente la già altissima qualità della linea mediana azzurra e che regala respiro internazionale ad una squadra che nell'ultima stagione ha guardato le coppe europee dal divano. Talento generazionale appartenente ad un'altra epoca sportiva, a 34 anni KDB non ha alcuna intenzione di tirare i remi in barca, come da lui stesso ammesso in sede di presentazione. Il progetto Napoli gli ha "permesso di continuare a giocare ad alti livelli", affermazione che nasconde un no alle ricchissime proposte arrivate da Arabia Saudita e Stati Uniti. Solo questo basta per spiegare la sua voglia di incidere, ancora e nonostante il vagone di trofei portati a casa in carriera.
Parlare delle sue qualità tecniche appare riduttivo, essendo uno dei giocatori più conosciuti al mondo. Quello che potrà portare al Napoli, invece, è tutto da vedere sul campo: la sua presenza costringerà probabilmente McTominay ad arretrare in parte il suo raggio d'azione, con De Bruyne che seguendo la linea della sua carriera fagociterà le statistiche in fatto di assist e occasioni create. Ma nelle idee del Napoli, il belga dovrà apportare anche gol pesanti, quelli che possono decidere le partite. E portare trofei, in linea con la sua storia sportiva.
