Bologna, Ndoye verso l’addio: "Qui ho finito". Il Nottingham Forest lo aspetta

Il futuro di Dan Ndoye sembra sempre più lontano da Bologna. Le parole pronunciate ieri dal giocatore durante l’amichevole contro la Virtus Verona suonano come un vero e proprio segnale d’addio: «Io qui ho finito». Una frase che non lascia spazio a molte interpretazioni, tanto più se accompagnata dalla rabbia mostrata in campo. L’esterno svizzero si è infatti auto-sostituito in seguito ad un infortunio alla caviglia sinistra rimediato dopo un'entrataccia del terzino Riccardo Lodovici, uscendo furibondo dal campo con lo scarpino in mano (dal minuto 21, QUI il video dell'accaduto).
Un gesto eloquente, il suo, che conferma le voci insistenti di un possibile trasferimento al Nottingham Forest, club inglese che ha mostrato un interesse concreto per il numero 11 rossoblù. La Premier League chiama, e Ndoye sembra pronto a rispondere. Il Bologna, dal canto suo, valuta il giocatore circa 50 milioni di euro, cifra che il club inglese potrebbe mettere sul piatto già nei prossimi giorni. Per il momento formalizzata soltanto un'offerta da 30 milioni + 5 di bonus al Bologna e cinque anni di contratto all'esterno svizzero.
Ma non tutti in casa rossoblù sembrano rassegnati alla partenza. A fine gara è arrivato anche l'appello del tecnico Vincenzo Italiano, che ha provato a riportare la riflessione su binari più razionali: «Bisogna avere la lucidità di fare le scelte giuste. Non bisogna andare giusto per andare. Prima di andare via da Bologna bisogna pensarci bene. Qui si lavora bene, c'è voglia di crescere e la gente ama tutti i calciatori».
Parole che non suonano solo come una difesa del progetto tecnico, ma anche come un invito diretto a Ndoye: restare potrebbe significare consolidare quanto di buono fatto nella scorsa stagione e prepararsi a un anno da protagonista, con il Bologna impegnato anche sul fronte europeo. Il tecnico siciliano ha voluto anche spegnere immediatamente il focolaio, assolvendo Ndoye per l'uscita dal campo: «Gli si è girata la caviglia, è stato meglio non rischiare, considerando che lo scorso anno qui a Valles perdemmo un paio di elementi durante il ritiro».
Ora la palla passa al giocatore e al suo entourage. La sensazione è che il dado sia ormai tratto, ma in casa Bologna si spera ancora in un ripensamento. Perché perdere Ndoye ora, ad un mese esatto dal via ufficiale della stagione, sarebbe un colpo difficile da assorbire.
