Inter Campione. I protagonisti - Ranocchia, Darmian, Gagliardini e gli altri. E' il trionfo di tutti

Ciò che probabilmente ha fatto la differenza, oltre alla cifra tecnica della rosa dell'Inter, è l'alchimia che si è creata all'interno del gruppo nerazzurro. Merito di Antonio Conte, s'intende. O almeno uno dei meriti. E proprio lo stesso tecnico non ha mai nascosto questo aspetto, mettendolo spesso al centro delle proprie analisi. Tant'è che, soprattutto nelle ultime settimane (tradotto, da quando il profumo di Scudetto è diventato percepibile), davanti a microfoni e telecamere l'allenatore campione d'Italia ha ringraziato direttamente le sue "seconde linee".
"Un plauso a chi gioca meno, penso a Gagliardini, D'Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Vecino e tutti gli altri. Sono loro la nostra forza". Erano i primi di marzo quando uscirono queste parole dalla mente di Conte. L'Inter aveva appena battuto l'Atalanta e iniziava davvero a credere al sogno Scudetto. Da lì i giocatori sopracitati non hanno giocato di più, anzi forse lo hanno fatto meno. Ma la sostanza cambia di poco. Lo Scudetto che "interrompe un regno" è anche loro. Mai una polemica, mai una parola fuori posto. Di contro, tanti allenamenti al massimo, sorrisi e battute per tutti e pure impatto concreto quando chiamati in campo. Ranocchia ha messo insieme 5 partite e 1 assist. Per Kolarov le presenze sono state 7, con 1 assist. D'Ambrosio, prima dei problemi fisici, aveva fatto meglio con 16 presenze e 3 gol. Darmian, sulla carta non un titolare di questa Inter, si è ritagliato spazio in 24 partite con 3 gol e 3 assist. E pure Roberto Gagliardini, quando chiamato in causa, ha sempre risposto presente (26 presenze, 2 gol e 1 assist). Insomma, oltre a Lukaku, Barella, Lautaro, Hakimi e Brozovic c'è pure tanto tanto altro. E Conte non smetterà mai di ringraziarli, i suoi soldati.
