Lazio, nervi tesi e poco gioco: test “sprecato” con l’Atromitos

Tanto nervosismo, poco gioco e pochissime indicazioni in vista di Como. L’ultima amichevole estiva della Lazio lascia poche indicazioni in vista dell’esordio stagionale che ci sarà tra una settimana contro il Como. La sfida con l’Atromitos lascia pochissime indicazioni a Sarri, che ha comunque scelto di ruotare la sua formazione senza dare punti di riferimento in vista di domenica prossima. “Se dovessimo giocare come questa sera con la Lazio non avremo alcuna chance” ha detto Cesc Fabregas dopo il successo in Coppa Italia di ieri sera. Frase che avrebbe potuto dire tranquillamente anche Maurizio Sarri al termine della sfida contro l’Atromitos che è servita di fatto solo a testare i nervi di una squadra che si dimostra piuttosto vulnerabile anche dal punto di vista psicologico. Inaccettabile l’atteggiamento di Guendouzi che dà il via al nervosismo, incomprensibile la “calpestata” nei confronti di Ouedraogo che di fatto accende gli animi nel primo tempo.
Lazio, il nervosismo spegne l’amichevole con l’Atromitos
Il resto lo fa la discussione tra Mansur e Castellanos, entrambi espulsi dall’arbitro Fourneau dopo un’entrata durissima del difensore dell’Atromitos e la reazione scriteriata dell’argentino. Come non fosse bastato quanto successo prima, Guendouzi decide di metterci il carico partendo a tutta velocità per partecipare alla rissa che si è scatenata nel tunnel degli spogliatoi dopo la doppia espulsione. Dell’amichevole di Rieti resta dunque il nervosismo e i due gol visti negli ultimi 15 minuti realizzati da Noslin e Pedro, due elementi che potrebbero diventare fondamentali a gara in corso a Como. Un atteggiamento inammissibile per una squadra che aveva tremendamente bisogno di ogni singolo minuto in questo precampionato per assimilare tutte le richieste di Sarri e del suo staff. Un atteggiamento che non potrà essere ammesso a Como, dove tra sette giorni la Lazio inizierà la sua stagione. Servirà ben altra maturità e ben altro gioco per battere il Como, in quello che di fatto si può trasformare in un vero e proprio scontro diretto.
