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Il 40enne Cassio e l'esperienza araba: "Negli spogliatoi non ci si può denudare davanti ai compagni"

Il 40enne Cassio e l'esperienza araba: "Negli spogliatoi non ci si può denudare davanti ai compagni"TUTTO mercato WEB
© foto di Insidefoto/Image Sport
mercoledì 24 marzo 2021, 00:27Calcio estero
di Michele Pavese

Dopo aver trascorso un decennio in Portogallo, il portiere Cassio gioca da tre stagioni in Arabia Saudita, nell'Al Taawon, club della città di Burayda. Ai microfoni di A Bola, il brasiliano ha raccontato la sua esperienza, tra difficoltà e usi completamente diversi: "C'è una cultura completamente diversa qui. Ho portato tutta la mia famiglia, non è stato facile, perché la pandemia è arrivata e si sente ancora di più che in Europa. Immaginate di essere nel Paese più "chiuso" e nella città più "chiusa" dell'Arabia Saudita. Non sapevamo quando saremmo potuti rientrare in Portogallo e quando ci sarebbe stato permesso di ritornare in Arabia Saudita. Si è rivelata davvero una grande sfida. Poi gli orari sono diversi: ci alleniamo e giochiamo di notte a causa del caldo. C'è una cultura molto più rigida nei confronti di mia moglie e mia figlia, tutto è molto più restrittivo. E ora si avvicina il Ramadan: andrà peggio, tutto sarà chiuso durante la giornata".

Differenze culturali: "I giocatori sauditi sono molto religiosi, severi nei tempi di preghiera e ti guardano con sospetto. Chi viene dall'estero deve acquisire velocemente queste informazioni. Pregano prima, durante e alla fine di ogni partita L'allenamento deve avere orari che non coincidano con le preghiere. Quando coincidono, devono fermarsi per 5 minuti, per rispetto. Non pregano ma si fermano. Ricordo che tutto questo mi aveva sorpreso, poi mi ci sono abituato".

Il problema della doccia: "Sono molto amichevoli, ma siamo noi che dobbiamo adattarci. Oggi posso ridere di questo, ma c'è stato un episodio che non è piaciuto: in Portogallo ero abituato a cambiarmi e a restare nudo di fronte ai compagni negli spogliatoi. Qui è segno di scortesia, devi cambiarti in una cabina singola e devi fare la doccia in una cabina singola. Quando ero nudo davanti di loro si sono subito vergognati, mi hanno detto che non si poteva e hanno chiuso gli occhi. Oggi sono più tolleranti e possiamo giocarci un po'".

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