Saul senza filtri: "Il talento senza lavoro non vale nulla. Joao Felix lo sa bene"

Dal Brasile, dove ha appena iniziato una nuova avventura con il Flamengo sotto la guida di Filipe Luis, suo ex compagno ai tempi dell’Atlético Madrid, Saúl Ñíguez ha parlato ai microfoni di El Partidazo de Cope con la consueta schiettezza. L’andaluso ha ripercorso la sua carriera in rojiblanco, ha lanciato un messaggio diretto a Joao Felix e ha analizzato il presente del club colchonero.

Sul trasferimento al Flamengo: "L’offerta economica più alta era quella del Trabzonspor, ma ho scelto Rio per motivi personali. La presenza di Filipe in panchina è stata decisiva: con lui ho un rapporto speciale".

Il suo passato all’Atlético: "La mia storia lì è stata un po’ strana, ma ho realizzato il sogno di giocare per l’Atleti. In ogni club in cui sono stato ho lasciato un buon ricordo, ed è questo ciò che conta".

Su Simeone: "Con il Cholo ci sono stati alti e bassi, ma sempre sincerità. Non è mai stato falso con me, a differenza di altri nel club. Pensavo avesse perso energia, ma è più vivo che mai. Rimarrà all’Atleti finché lo vorrà".

Su Joao Félix: "Ha tutto per essere un fuoriclasse, ma se non lavori, non serve a niente. Tanti abbiamo provato ad aiutarlo, ma se uno non vuole… Il talento senza impegno non basta".

Sull’Atlético attuale: "Con i soldi che spende ora, non ci sono più scuse. Deve lottare per vincere tutto".

Su Lamine Yama: "Dobbiamo lasciarlo giocare. È sotto pressione perché il suo livello è molto alto. Non vedremo più nessuno raggiungere quello che hanno raggiunto Cristiano Ronaldo e Messi".