Albertosi: "Con la Fiorentina la gara della vita, a Cagliari la storia. Fumo? Un pacchetto al giorno"

Enrico Albertosi, ex portiere, racconta la sua lunga e intensa carriera in una intervista amarcord con la Gazzetta dello Sport, pubblicata oggi: "Ero il vice di Giuliano Sarti, da lui ho imparato a giocare al limite dell’area, a fare il “libero” aggiunto. Con la Fiorentina credo d’aver disputato la partita della vita, a Glasgow, contro i Rangers, finale di andata della Coppa delle Coppe che poi vincemmo. Clima infernale, 2-0 per noi, parai tutto".
Nel 1970 lo scudetto a Cagliari.
"Abbiamo fatto la storia, svelato un’altra Sardegna, restituito identità e dignità a una terra che l’Italia aveva dimenticato. Una squadra di amici veri, con Beppe Tomasini siamo fratelli, ci sentiamo ancora. Quell’anno ho subito solo 11 reti - tra cui due autogol e un rigore - in 30 partite. Se l’anno dopo Gigi Riva non si fosse infortunato in Nazionale, avremmo vinto di nuovo".
Lei indossava una maglia rossa.
"Ebbi l’idea guardando un portiere inglese. In allenamento Riva mi confermò che il rosso disturbava l’attaccante, diceva che sembravo più grande e lo inducevo a sbagliare".
Chi fumava di più lei o Riva?
"Io un pacchetto di Marlboro al giorno, ma Gigi pure di più. Scopigno lasciava fare: in campo davamo il massimo, non c’era nulla da rimproverare".
