Milan, Jashari si presenta: "Un sogno. Trattativa lunghissima ma ho sempre voluto arrivare qui"

Conferenza stampa di presentazione per il neo centrocampista del Milan, Ardon Jashari, che si presenterà alla stampa a partire dalle 11.30, dopo essere arrivato in rossonero al termine di una lunghissima trattativa, con il calciatore che è stato decisivo, vista la sua volontà forte di vestire la maglia del Diavolo.
11.34 - Inizia la conferenza stampa di Jashari.
L'idea che aveva del Milan l'ha ritrovata?
"Le mie sensazioni su questo club sono incredibili. E' un sogno che si realizza, non solo per me ma anche per la mia famiglia. Sono qui da poco, ma ha ricevuto un'ottima accoglienza da tutti. Mi sto ambientando bene. E' un onore essere qui".
È stata una lunga trattativa per arrivare qui.
"Tutti sanno che è stata una trattativa lunga, ma fin dai primi contatti con il Milan era chiaro che volessi venire qui. Sapevo che non sarebbe stato facile perché ero importante per il Club Brugge e non mi avrebbero fatto andare via facilmente. Serviva pazienza. Tare mi ha sempre detto che avrebbe fatto di tutto per portarmi qui. Anche se sono arrivati altri club, io volevo solo il Milan. Ora siamo tutti contenti".
Cosa l'ha colpita di Allegri?
"Sono qui da una settimana, ma non posso che spendere parole positive su Allegri e il suo staff. Fin da subito ho capito che è un allenatore che è vicino alla squadra. C'è una grande armonia nello spogliatoio. Poi tutti andiamo in campo per vincere".
La difficoltà più grande per lei potrebbe essere quella delle aspettative che si sono create?
"L'unico punto in comune con De Ketelaere è che venivamo dallo stesso club, ma siamo due giocatori diversi. Sento un po' la pressione, ma chi indossa questa maglia sa che pressione c'è, quindi è tutto normale. Io lavorerò duro per rendere orgogliosi i tifosi e ripagare la fiducia del club. Lavorerò duro per diventare un giocatore importante".
Quando tifava Milan chi era il suo idolo?
"Il mio giocatore preferito del Milan era Pirlo. Ho una storia simile a lui, ha iniziato da numero 10 e pure io. Poi è arrivato qui e ha giocato dai playmaker. Anch'io ho iniziato da trequartista e ora gioco più indietro. E' stato una grande fonte di ispirazione per me. Ovviamente siamo giocatori diversi, io metterò in campo il mio stile di gioco".
È rimasto sorpreso anche lei dalla prestazione contro il Leeds? Qual è il suo obiettivo stagionale?
"Ringrazio Allegri per le belle parole dopo il Leeds. Non giocavo una partita da due mesi, ho fatto un po' fatica a ritrovare il ritmo ma mi sono trovato bene in campo. Mi stavo allenando da due giorni con la squadra, ma volevo dare una bella impressione a tutti. Ho ampi margini di miglioramento e continuerò a crescere. Obiettivi? Dobbiamo vincere il più possibile, questo club merita tanti trofei. Io cercherò di dare il meglio in ogni partita".
Com'è giocare con Modric?
"In questo club ci sono stati giocatori fantastici e sono orgoglioso di indossare la loro stessa maglia. Modric ha tanta esperienza, questo mi può aiutare tanto ogni giorno. Cercherò di divertirmi e godermi di giocare con lui e poi cercherà di crescere con lui".
Sta immaginando la prima a San Siro?
"Quando ero piccolo sono venuto a vedere il Milan contro il Barcellona. Ho sempre sognato di fare il calciatore e sono cresciuto con queste due squadre. Faccio fatica a trovare le parole giuste per farvi capire cosa provo a essere qui".
Quando ha saputo del Milan?
"È stata una grande stagione con il Club Brugge, volevo concluderla al meglio senza pensare ai rumors. Appena finita il mio agente mi ha detto che il Milan poteva essere un'opzione. Mentre ero in vacanza mi ha detto dell'interesse del Milan, poi ho parlato con Tare del progetto. Ora il mio sogno è diventato realtà".
In che ruolo si vede meglio?
"Deciderà Allegri dove schierarmi. In mezzo al campo ci sono tante rotazioni, quindi serve fare più ruoli. Vedremo come vorrà giocare Allegri. Io posso giocare anche da numero 10 o da numero 6, deciderà l'allenatore".
Si sente un vincente? Il suo amico Xhaka l'ha aiutata in questo?
"Xhaka ha avuto una grande carriera ed è ancora un grande giocatore. Ho imparato tanto da lui, siamo cresciuti con la stessa grinta e fuoco dentro. Diamo sempre tutto, quando siamo in campo vogliamo vincere sempre. Voglio dare il mio contributo e trasmettere il mio fuoco alla squadra. Spesso vince la squadra che lo vuole di più".
Cosa pensa del derby con l'Inter? L'aveva cercata anche l'Inter in passato?
"Io ho sempre voluto venire al Milan. Appena ho saputo dell'interesse non ha avuto dubbi. Anche se ci fossero state altre squadre italiane interessate io volevo solo il Milan. So quanto il derby sia importante per i tifosi, daremo tutto per battere l'Inter".
Cosa si aspetta dal calcio italiano?
"E' un livello diverso rispetto al Belgio, molto più fisico. Però devo dire che in Belgio il calcio sta crescendo molto. E' un sogno giocare nel Milan e giocare in Serie A. Giocare in Serie A con la maglia del Milan è quello che ho sempre voluto".
C'è qualche compagno che l'ha colpita particolarmente?
"La cosa che mi ha colpito di più è l'armonia che c'è tra squadre, allenatore e staff. La prima volta che ho visto Modric di fianco a me è stato incredibile, fa dei piccoli gesti che ti facilita in campo".
Che impatto ha avuto Ibrahimovic?
"È stata una bella trattativa tra me e il Milan. Sono stato trattato bene da Tare, poi ho parlato con Ibrahimovic anche. Mi ha presentato il club. Durante queste settimane di trattativa Tare mi ha dato grande fiducia che alla fine mi avrebbe portato al Milan. Quando hai a che fare con persone così, fai anche tu qualcosa in più per arrivare. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per chiudere questa trattativa. Ringrazio particolarmente Tare, siamo qui per aprire una nuova era".
Per lei è più importante attaccante o difendere?
"Aiuterò la squadra in entrambe le fasi. Farò assist e poi difenderò con il fuoco che ho dentro. La prima cosa è non concedere gol, poi davanti abbiamo la qualità per segnare. Voglio aiutare la squadra sia in fase difensiva che in quella offensiva".
Che foto vorrebbe scattare al termine di questa stagione?
"La cosa più importante è avere successo con il club. A livello personale è stare bene e dare il mio contributo. Voglio vincere il più possibile, sarà una grande stagione".
Vuole segnare di più e fare più assist?
"Ogni giocatore ama fare gol e assist. Io cercherà di aiutare la squadra in entrambe le fasi, poi penserò a gol e assist. Non è importante se faccio io o i miei compagni, l'importante è vincere".
Che ambizione ha trovato al Milan?
"Sono molto alte. L'obiettivo è vincere le partite e se vinci le partite poi vinci i trofei".
12.06 - Termina qui la conferenza stampa di Jashari.
