Inter-Barça, Albertosi: "Come Italia-Germania del 70'. Sommer Pallone d'Oro"

L'ex portiere di Milan e Fiorentina, Enrico Albertosi, è intervenuto in esclusiva a TuttoMercatoWeb e L'Interista per commentare sia il momento che stanno vivendo le squadre di Conceicao e Palladino, che l'entusiasmante sfida fra Inter e Barcellona di ieri sera. In molti hanno paragonato questa sfida alla celebre Italia-Germania 4-3 del Mondiale 1970, partita nella quale lui era uno dei protagonisti in campo.

Anche lei ha ripensato a Italia-Germania del '70, in quanto ed epicità della partita?
"Questo sì che è calcio! Diciamo che esattamente come noi in quella celebre partita, le due squadre hanno giocato per fare gol. Sono state due partite eccezionali, anche se ieri non l'ho vista tutta, ma ce ne vorrebbero molte di più di partite così. La gente si divertirebbe molto".

Che Inter ha visto?
"L'Inter ha fatto due splendide partite, ieri ha approcciato benissimo la gara ed ora può guardare alla finale senza paura, continuando a sognare".

In Spagna si chiedono: perché Sommer non può vincere il Pallone d'Oro, per quanto è stato decisivo?
"Ci sta che lo possa vincere, perché sta facendo una stagione eccezionale, ha salvato tante volte l'Inter, come l'ha salvata anche ieri in 2-3 occasioni. Se vincesse il Pallone d'Oro, sarebbe meritato".

Il suo portiere preferito oggi?
"Carnesecchi. Mi ricorda un po' me stesso, nel modo di giocare".

La Fiorentina domani affronta il Betis.
"Una partita difficilissima, il Betis è una squadra che gioca un bellissimo calcio ed in più ha una grinta eccezionale. Le spagnole hanno sempre messo in difficoltà le italiane. Mi auguro che la Fiorentina possa fare due gol e andare in finale, però sarà dura".

Se il Milan vincesse la Coppa Italia, salverebbe la stagione?
"E' l'unica cosa che può fare per salvare una stagione altrimenti disastrosa".

Salverebbe anche Conceicao?
"Credo di sì, è un buonissimo allenatore. Tante volte si dà la colpa all'allenatore, ma non è così: in campo vanno 11 giocatori, 16 con le riserve, sono i giocatori che fanno grande l'allenatore".