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La Serie A resta sola: cosa succederà ora con Milan-Como a Perth? Due differenze chiave

La Serie A resta sola: cosa succederà ora con Milan-Como a Perth? Due differenze chiaveTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:45Serie A
Ivan Cardia

A quanto pare farsi sentire porta i propri frutti. Succede in Spagna, dove LaLiga ha annunciato a sorpresa di aver deciso di annullare la disputa di Villarreal-Barcellona a Miami. La partita si sarebbe dovuta giocare a Miami: dopo l’ok della UEFA mancava solo quella della FIFA. Pressoché scontato, considerato che Zurigo aveva già sostanzialmente perso - formalmente chiuso con una transazione - il contenzioso nato al riguardo nel 2018 proprio con il massimo campionato spagnolo. A cambiare le cose ci hanno pensato i tifosi, e soprattutto i calciatori: se i primi hanno protestato in maniera veemente, i secondi non sono rimasti a guardare. O meglio, sì: nei primi 15 secondi delle gare dell’ultimo turno di Liga, tutti fermi in segno di dissenso, tranne i tesserati di Villarreal e Barça per non dissociarsi dai propri club. Ma il sindacato era stato molto compatto.

La Serie A resta da sola. Il massimo campionato italiano e quello spagnolo avevano portato avanti insieme la battaglia per disputare una gara all’esterno, tra le polemiche pressoché unanimi dell’opinione pubblica. In verità, la A ha giocato la carta dell’indisponibilità di San Siro in occasione di Milan-Como, causa Olimpiadi invernali. Un pretesto, dato che in realtà sarebbe bastato invertire casa/trasferta nei confronti tra rossoneri e lariani. Ma ha funzionato, almeno finora.

Cosa succederà adesso? I tifosi italiani, come quelli iberici, hanno protestato: la curva del Como, per esempio, è rimasta in silenzio nei primi 15 minuti dell’ultima gara di campionato con la Juventus. I giocatori, idem. Soprattutto, a sorpresa, quelli del Milan: Rabiot e Maignan si sono esposti pubblicamente. Il francese si è addirittura beccato il rimbrotto di De Siervo, ad della Lega Calcio Serie A: “Rispetti chi gli paga lo stipendio”.

In Serie A, però, ci sono almeno due differenze rispetto al caso spagnolo. La prima è relativa proprio all’assenza di una compattezza tra i calciatori. Quelle dei due milanisti sono rimaste, per ora, voci isolate: in Italia è mancata del tutto un’unità “di categoria”. L’AIC si è schierata, sì, ma finora solo per l’inevitabile difesa dello stesso Rabiot: “I giocatori devono poter dire la loro”. La seconda differenza è relativa proprio all’organizzazione dei due match: l’idea di portare Villarreal-Barcellona negli Stati Uniti nasceva dalla Liga. A Milan-Como in Australia - decisamente più discutibile, per le distanze e perché non è un Paese particolarmente interessato al calcio, anzi - è stato decisivo soprattutto il lavoro del club rossonero, che (per un incasso non certo stellare, il tema è più di visibilità che di altro) ha trovato nei corregionali (complice forse la vicinanza geografica rispetto alla patria dei fratelli Hartono, proprietari del Como) l’unica sponda possibile in Serie A.

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