Questo CR7 sembra sempre di più un corpo estraneo a questa Juventus

Secondo Andrea Pirlo, Cristiano Ronaldo contro la Fiorentina non ha fatto così male come raccontano i più. Le gambe frullavano ma la scarsa precisione ha fatto la differenza (in negativo), secondo il tecnico della Juventus che pure per una questione ambientale già complessa ha scelto la via diplomatica per ragionare della prova offerta dalla sua stella. I dati però raccontano di una prestazione decisamente sottotono, l'ennesima di questo complicato ultimo periodo. Della Juventus e del suo numero 7. Ma più che la prova sul campo, comunque ampiamente insufficiente, a creare qualche imbarazzo in più è l'atteggiamento del portoghese. Quasi mai pericoloso, raramente coinvolto nel gioco (ma questa non è una novità), stranamente morbido nei contrasti e nell'aggredire l'avversario nel momento giusto. Insomma, al di là del (non) gol, quello visto in campo non è sembrato il Ronaldo di sempre. Troppo nervoso, troppo svagato, troppo poco decisivo. Prima della Fiorentina una situazione del genere si era già vista. Col Parma e quell'interpretazione della barriera. O col Genoa col lancio della maglietta al centro di tante e numerose polemiche. Più che valore aggiunto, un lusso difficile da sostenere, per questa Juventus.
I ragionamenti di campo fanno il paio con quelli extra, riguardanti contratto e futuro. Che la Juventus stia affrontando un periodo complicato dal punto di vista finanziario non è un segreto. Lo testimonia il maldestro tentativo Superlega, lo certificano i bilanci, lo raccontano le difficoltà di mercato. Tutti motivi per cui, inevitabilmente, si arriva a pensare al contratto di CR7 come un problema. O quantomeno un peso di non poco conto. Soprattutto se i bianconeri dovessero restare fuori dal treno Champions League. Perché CR7, pur con gli sgravi fiscali del caso, guadagna 31 milioni di euro netti. Al lordo, circa 60. Una cifra assolutamente insostenibile per le casse bianconere senza gli introiti Champions. Ma difficilmente gestibile anche con i soldi della UEFA. A maggior ragione se, come sosteneva Allegri a denti stretti, la sua presenza rischia di frenare la crescita generale della squadra. Per questo, via via che passano le giornate e con la stagione che si avvicina al termine, immaginare una Juventus senza CR7 non è un puro esercizio di fantasia.
