Arsenal, Zinchenko a nudo: "Da titolare a riserva, il senso di rifiuto del tuo allenatore..."

Solo 789 minuti trascorsi in campo tra tutte le competizioni affrontate con l'Arsenal per Oleksandr Zinchenko sono stati una miseria la scorsa stagione e infatti il terzino sinistro ucraino, in forza all'Arsenal dal 2022, si è voluto sfogare in tal proposito. Nella sua autobiografia 'Believe', con alcuni estratti svelati da The Athletic, l'ex Manchester City ha raccontato cosa lo abbia debilitato.
"A differenza dell’anno precedente, non sono state gli infortuni il problema", racconta Zinchenko. "Un leggero problema al polpaccio mi ha tenuto fuori a settembre. Qualche botta qua e là. Ma per il resto della stagione ero in buona forma". Le sole cinque presenze da titolare in Premier League possono fare riferimento anche allo spazio intasato da Calafiori in quella corsia, comunque un calo che ha avuto un impatto sul 28enne ucraino. "A livello personale, è stata senza dubbio la peggior stagione che io abbia mai vissuto da professionista".
"Un giocatore che non gioca non è niente. Una cosa è se il tuo corpo ti abbandona, può succedere. Ma passare da giocatore affermato a riserva inutilizzata è molto più difficile da accettare. Il senso di rifiuto che si prova quando il tuo allenatore (Mikel Arteta, ndr) non crede più in te può essere logorante, anche se sei il giocatore più resiliente del pianeta".
