L'Inter insegue il primo trofeo di Inzaghi: di fronte la Juve, di nuovo. Sotto gli occhi di Zhang
Simone Inzaghi sa come si fa. L’allenatore dell’Inter ha già battuto la Juventus in una finale, due volte per la precisione. E la saggezza popolare dice che non c’è due senza tre, anche se il tecnico glissa: “Anch'io però ho perso contro la Juventus in finale - ricorda in conferenza stampa, rimandando anche il pronostico di favoriti - in estate lo era la Juve per il campionato, ora noi siamo primi. E poi in finale non contano”. Inzaghi chiede il 120 per cento alla sua squadra, anche per fare felice il presidente Zhang: “Sono contento che sia qui con noi, anche se lo sempre sentito presente, speriamo di fare una grande gara per lui e per i nostri tifosi”.
Handanovic non teme Onana. Il portiere sloveno, al fianco dell’allenatore in conferenza stampa, chiarisce di non temere il collega camerunese: “La competizione è sempre una cosa buona, non ci penso”. Nella memoria recente, resta più che altro il gol subito contro la Lazio: “Quando non prendiamo gol è merito dei difensori - dice lo sloveno - quando lo subiamo è colpa mia”. Davanti a sé, il capitano nerazzurro avrà l’undici tipo: tutti a disposizione, per l’Inter che insegue il primo trofeo stagionale.