Cudicini e i migliori portieri al mondo: "Ci metto sicuramente Donnarumma. E poi c'è Maignan"

Lunga intervista concessa a Sportweek dall'ex portiere Carlo Cudicini, attuale responsabile dei giocatori in prestito e Club Ambassador del Chelsea. Queste le sue parole, iniziando dai top nel suo ruolo al momento: "Donnarumma lo metto senz’altro, e non soltanto perché è italiano. Alisson è sicuramente un altro portiere che ha dimostrato negli anni costanza e, per un portiere, la costanza è fondamentale. E poi Maignan, e non per un fatto di cuore: l’anno scorso ha attraversato un paio di mesi di crisi, ma sai sempre cosa ti garantisce, e l’affidabilità è requisito fondamentale".
Perché la scuola italiana dei portieri è considerata la migliore in Europa?
"Siamo stati i primi ad avere grandi preparatori di portieri. Abbiamo capito l’importanza del ruolo e di conseguenza eravamo cinque anni avanti a tutti, poi qualcuno ha iniziato a venirci dietro, vedi la Spagna. Gli inglesi, invece, sono sempre rimasti attardati. Dopo 26 anni che vivo qua, ancora mi stupisco del fatto che non riescano a produrre un portiere da top tre nel mondo".
Nel calcio sono però davanti a noi in tutto il resto: solo questione di soldi?
"Alla base c’è il lavoro degli ultimi dieci anni che la federazione ha fatto sui settori giovanili. Lo certificano i risultati raggiunti da Under 18 e Under 21. Anche le nostre Giovanili ottengono buoni risultati, però poi troppo spesso a molti dei nostri ragazzi non viene concesso il passaggio nel calcio di alto livello. Non so se è mancanza di coraggio, però è un fatto che non riusciamo a produrre giocatori creativi come erano Del Piero e Totti. Tornando agli inglesi, ciò su cui devono spendersi sono gli allenatori: in Premier ci sono ancora pochi tecnici indigeni. Qui si gioca con più ritmo e intensità? Vero, ma ogni Paese ha la sua cultura e il suo stile calcistico. Noi badiamo più alla tattica e sarebbe sbagliato, forse pericoloso, voler imitare gli inglesi a tutti i costi".
