D’Angelo su Pio Esposito: "È migliorato tantissimo in un anno, questione di mentalità"

Luca D’Angelo, allenatore dello Spezia, ha raccontato a Tuttosport le sensazioni dopo aver visto l'esordio in Champions League di Francesco Pio Esposito con la maglia dell'Inter: "Ho visto certamente la partita, soddisfazione grande averlo avuto con me per circa due anni ed averlo allenato. Mi auguro che raccolga quello che merita. L’effetto? Molto bello, ma anche io in fondo ho sfruttato bene questa possibilità che lui mi ha dato".

La sua crescita: "Tanto lavoro quotidiano, alla ricerca di miglioramento. Un esempio su tutto: a un certo punto si era messo in testa che doveva fare gol su punizione, per lui un pezzo fuori catalogo. Si mette lì anche a fine allenamento, provava e riprovava, con una testardaggine unica. Alla fine, in semifinale play off a Catanzaro, fece un gol dalla distanza da fermo incredibile. Ma è migliorato in tante cose, non solo in quello, in un arco di tempo di un anno. Questione di mentalità, ma si vedeva chiaro che era un talento e che aveva grandi prospettive".

Ha raccontato che il giocatore insisteva ed esagerava nel rimanere in campo anche dopo la fine delle sedute di allenamento, nonostante avesse un ginocchio mal messo. Ha aggiunto di averlo ripreso più volte e di averci anche litigato. Ha spiegato che, pur essendo lui stesso aitante, il ragazzo lo era altrettanto e che, per questo motivo, a differenza di quanto faceva con gli altri, non poteva imporre la sua fisicità. Ha concluso raccontando che un giorno glielo ha anche detto esplicitamente, e il ragazzo si mise a ridere.