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TMW RADIO - Sconcerti: "La Juventus non è più una squadra. Ribery? Mi ha rotto le scatole"

TMW RADIO - Sconcerti: "La Juventus non è più una squadra. Ribery? Mi ha rotto le scatole"TUTTO mercato WEB
martedì 19 gennaio 2021, 19:29Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo italiano, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Il direttore Mario Sconcerti è intervenuto in diretta a TMW Radio, nel corso di Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Il Milan è una squadra unita e coesa, si sa moltiplicare facilmente. Ieri ha usufruito anche di errori arbitrali, ma non è il problema della partita: una regola del campionato dice che due volte su tre chi arriva primo a meta strada vince e quindi meritano di essere presi sul serio".

Mandzukic come lo valuta?
"Non so come stia, ma vedo che questi atleti sono duri a morire. Ora c'è una squadra completa, con giovani e punte d'età avanzata, che sta dominando il campionato".

Che dire su questa Juventus?
"La Juventus non è più una squadra, sono spezzati dall'infortunio di De Ligt, dal non-recupero di Chiellini ed è normale che Bonucci da solo non basti. In più a questa difesa si aggiunge un centrocampo che non c'è, dove mancano i nomi, e uno schema che non aiuta nessuno. Questo 4-2-2-2 avrebbe bisogno di unità invece vedo individui e silenzi, come quelli del suo allenatore".

Quante chance ha in Supercoppa il Napoli?
"Il Napoli è squadra completa, e ricordiamoci che vanno aggiunti anche Osimhen e Mertens. Oggi c'è comunque Petagna, che segna anche se non moltissimo, e aiuta tantissimo gli altri ad andare in porta. Le due partite del fine settimana loro e della Juve non possono essere prese a modello, ma credo che il Napoli sia in grado di eliminare la Juventus come di essere eliminato, la partita è aperto ma non è un caso se sono davanti in classifica".

Giusta la titolarità indiscussa di Ribery nella Fiorentina?
"A me Ribery ha rotto le scatole. Basta, l'abbiamo aspettato, qualcosa ha dato ma adesso mi sembra davvero fuori sintonia, sulla porta di casa. Preferisco Bonaventura, giocatori che sappiano giocare meno ma che mi diano tutto".

Prandelli deve avere più coraggio?
"La partita di domenica è stata persa 6-0 proprio per troppo coraggio. La Fiorentina voleva giocare come non poteva permettersi di farlo, ma è stata la prima Fiorentina in chiave offensiva che ho visto, fermo restando che una squadra brutta e debole, irrimediabilmente, come questa non me la ricordo".

Gomez potrebbe essere un nome giusto?
"Dipende da come verrebbe. A me sembra invece che non voglia più venire nessuno a Firenze: un tempo era appetita, oggi dicono tutti di no. Non basta più avere i soldi per comprarli, perché i no arrivano comunque".

Che futuro per Commisso?
"Fossi in lui sarei molto arrabbiato, perché di soldi ne ha spesi".

Pare che lo sia.
"Noi riconduciamo tutto ai risultati, ma se si guarda sono stati spesi tanti soldi, senza che ci sia stato un cambio di cifra tecnica. Sto vedendo veramente un crollo tecnico, e non penso sia sopportabile oltre e qualcuno deve pagare. Deve essere chiaro chi andrà via, e come c'è da comportarsi adesso: se puntare su giovani già bravi, se su quelli da far diventare tali, o su esperti già bravi. Ci vuole progetto da dirigenti e uomini di campo, non ho mai visto certe mancanze di reazione dopo i mercati. E dire che avevo sperato fino al 2-0 col Napoli...".

Come giudica la scelta di Nicola al posto di Giampaolo?
"Nicola è bravo e il Torino è una buona squadra, se non altro ha riferimenti precisi in attacco e in difesa. Giampaolo non è un ragazzo, ha vent'anni da allenatore alle spalle e la sua storia è questa, piena di buoni campionati e straordinari esoneri. Nella vita recitiamo sempre una parte sola, non si cambia. Un filo rosso per due anni su diciassette non esiste, pensiamo di capire la vita da un dato solo, ma Giampaolo è un grande allenatore a metà e quando lo prendi cerchi sempre di trovare la parte buona. Ma pensare di fare una campagna acquisti per il suo gioco no, io non farei mai questo per un tecnico solo, semmai scelgo chi guidi le mie di scelte tecniche, dato che i giocatori sono patrimonio di una società".

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