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Ildefons Lima e il record del mondo con Andorra: "Ma a settembre potrei dire stop"

ESCLUSIVA TMW - Ildefons Lima e il record del mondo con Andorra: "Ma a settembre potrei dire stop"TUTTO mercato WEB
© foto di Marco Conterio
martedì 11 luglio 2023, 15:15Serie A
di Tommaso Bonan
fonte intervista a cura di Francesco Benvenuti

Dal 22 giugno 1997, contro l’Estonia, al 16 giugno 2023, contro la Svizzera: 26 anni con la Nazionale di Andorra, e un primato da ‘Guinness World Records’ che si è costantemente aggiornato nel tempo, per la striscia più lunga nella storia delle Nazionali. Una meravigliosa storia, quella del leggendario capitano della Selezione di Andorra, Ildefons Lima, che potrebbe, tuttavia, avere un epilogo poco lontano.

“Credo che, anche per il legame che ho con la Svizzera, la gara di qualificazione a Euro 2024 contro di loro (il prossimo 12 settembre) possa davvero essere l’ultima con la Nazionale. A dicembre festeggerò 44 anni, ormai non ce la faccio più e nessuno ce la fa più con me (ride, ndr)”, racconta in esclusiva a Tuttomercatoweb Ildefons Lima. “E’ il momento di passare ad altro, magari allenare, chi sa.. Ho preso il patentino UEFA A, magari avrò bisogno di un po’ di stacco e di pausa, poi deciderò. Ogni partita con la maglia della Nazionale è sempre un’emozione, gli anni passano, ma il nervosismo prepartita non se ne va. E’ quello che ti motiva ad andare avanti: io ho vissuto in Svizzera, ho giocato per due anni lì, quindi, entrare in campo, seppur a pochi minuti dalla fine della partita, è stata una situazione speciale per più motivi. E’ stato bello”.

Che tipo di crescita sta avendo il movimento di Andorra? La Nations League sta portando benefici?
"La Nations League ci sta aiutando molto, perché giochiamo più partite nel corso della stagione. Tanti anni fa era complesso trovare partite che non fossero di qualificazione, adesso la Nations League rende tutto più competitivo: queste partite servono ad accumulare esperienza, a fare un salto di qualità, sopratutto alle Nazionali più piccole, dando l’occasione di affrontare avversari di livello simile. Per crescere, però, abbiamo un problema: siamo pochi, in Andorra. In molti paragonano noi all’Islanda, ma i numeri, a confronto, sono impietosi. Questo per noi è un limite. Magari qualche partita, qualche ‘colpaccio’ lo porti a casa, ma il materiale a disposizione è quello".

Sicuramente per Andorra, inteso come Stato ma anche come club, per l’FC Andorra, la figura di Gerard Piquè è stata rilevante e in un certo senso determinante.
"Ha fatto crescere l’FC Andorra - portata in quattro stagioni alla serie B spagnola, come proprietario del club - e quest’anno la squadra è arrivata settima. Per far conoscere il club - e lo Stato di Andorra - è stato fondamentale. Io ho giocato l’ultima stagione con l’FC Andorra B, la seconda squadra, che gioca in Spagna ad un livello dilettante. Visto che l’obiettivo è giocare gli impegni di settembre con la Nazionale, vorrei comunque proseguire con il club: la stanchezza fisica e mentale si fa sentire, ma magari un altro anno riesco a farlo, anche se, ormai, le valutazioni da fare non sono più di anno in anno, ma di giorno in giorno. Il primo step è arrivare a settembre e chiudere la mia avventura con la Nazionale nel modo migliore".

Hai giocato molte stagioni in Italia con la Triestina. Gli ultimi anni sono stati complessi…
Ho letto di questa nuova proprietà americana. Spero possano fare bene. Dai playoff persi con il Pisa, qualche anno fa, in poi, è stato un “disastro” sportivo. Spero quest’anno riescano a risollevarsi, ci tengo tantissimo: sono tornato a Trieste l’anno scorso, e quella piazza, quello stadio, meritano molto, molto di più.

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