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Juve, Chiellini: "Ibrahimovic il mio miglior nemico. Ritirarmi? Non in uno stadio vuoto"

Juve, Chiellini: "Ibrahimovic il mio miglior nemico. Ritirarmi? Non in uno stadio vuoto"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 4 febbraio 2021, 14:38Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Intervista a So Foot del capitano della Juventus, Giorgio Chiellini, che ha parlato di molti argomenti sul passato e sul presente: "Amo vincere un duello con un attaccante, quando riesco a bloccare un tiro o a salvare un gol ho una grande scarica di adrenalina. Chiaramente segnarne uno è diverso, non è paragonabile, ma fare un salvataggio in una gara importante resta sempre dentro di me. Faccio un esempio: il mio gol segnato contro il Barcellona nei quarti di finale di Champions League mi ha dato molta meno soddisfazione di aver impedito a Harry Kane di segnare a un minuto dalla fine in una partita molto combattuta come quella contro il Tottenham del 2018".

Che rapporto ha con Ibrahimovic?
"Zlatan è il mio miglior nemico. Lo stimo molto e ci rispettiamo. Nella mia prima stagione alla Juventus siamo stati compagni di squadra e non ho mai fatto un passo indietro contro di lui, non ho mai avuto paura di affrontarlo. Quando è passato all'Inter è diventato un nemico assoluto, ma al Milan e in Nazionale un semplice avversario".

Come si valuta come difensore?
"Per vincere i duelli devi sempre pensare al peggio, questo è il prezzo riservato ai giocatori 'normali' come me e Barzagli. Andrea è stato un grandissimo difensore ma non abbiamo le qualità da fuoriclasse di Sergio Ramos o Van Dijk".

In passato è stato vicino all'Inter?
"Sì, ma prima all'Arsenal, che quando avevo 16 anni e giocavo in Serie C al Livorno mi offrì 200 milioni di lire a stagione. Sono stato un folle a declinare quella proposta. Non mi sentivo pronto nemmeno quando mi chiesero di firmare per l'Inter. Non volevo andare da nessuna parte né tradire Livorno".

Sta pensando di smettere?
"Ritirarmi in uno stadio vuoto? Senza tifosi non è calcio, mancano le emozioni. Ma è sempre meglio che niente. Purtroppo bisogna adattarsi".

Cosa pensa della Superlega?
"Cinque anni fa dissi al presidente Agnelli che speravo di giocare ogni settimana contro Barça, Real, Psg, Bayern: per un calciatore di alto livello è il massimo. Spero che il calcio possa cambiare, magari con un nuovo format per la Champions League. Con il Covid è cambiato tutto, siamo in un limbo e la crescita ha lasciato spazio all'incertezza".

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