Pradè non è più il ds della Fiorentina, anche Pioli in discussione. Ma prima c'è il Lecce
La Fiorentina questo sabato ha ufficializzato la separazione da Daniele Pradè, per due volte direttore sportivo del club gigliato. Come raccontatovi nelle scorse ore da TMW, l’addio è avvenuto di comune accordo tra le parti, su volontà dello stesso dirigente, che ha comunicato prontamente la sua decisione anche alla squadra e allo staff tecnico. Il club ha ringraziato Pradè sui suoi canali per gli anni trascorsi insieme "con passione e professionalità", mentre il presidente Rocco Commisso e sua moglie Catherine gli hanno augurato il meglio per il futuro.
Non sono invece previste novità immediate sulla posizione dell’allenatore Stefano Pioli, confermato almeno fino alla partita di domenica contro il Lecce, definita dallo stesso Pradè "da vita o morte". L’assenza di un direttore sportivo, tuttavia, potrebbe rallentare le decisioni sul futuro della panchina, lasciando la società in una fase di stallo mentre si cerca di risollevare la squadra, attualmente penultima in classifica con soli 4 punti conquistati nelle prime 9 giornate di campionato.
La situazione interna è resa ancora più tesa dalla contestazione dei tifosi, che da tempo manifestano il proprio malcontento e che in queste ore hanno tappezzato Firenze di striscioni contro proprietà, dirigenza, allenatore e squadra. La piazza pretende risultati e nuovi volti, il totodirigente e il totoallenatore è già iniziato da tempo: da Giuntoli a Galliani da una parte, passando per Vanoli, Palladino e De Rossi dall'altra.











