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TMW RADIO - Fiorentina Femminile, Turra: "Ero più tranquilla per il Milan che per lo Slavia"

TMW RADIO - Fiorentina Femminile, Turra: "Ero più tranquilla per il Milan che per lo Slavia"
© foto di Federico De Luca
venerdì 8 gennaio 2021, 19:47Calcio femminile
di Dimitri Conti
Tutto Calcio Femminile
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Tutto Calcio Femminile con Luca Calamai e Jacopo Calamai. In collegamento Elena Turra e Alessandro Pistolesi
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Elena Turra, responsabile della Fiorentina Femminile, ha così parlato a TMW Radio, nel corso della trasmissione Tutto Calcio Femminile: "Abbiamo finito bene l'anno ed iniziato il nuovo ancor meglio, conquistandoci la finale di Supercoppa con l'eterna rivale Juventus. In campionato abbiamo iniziato con qualche difficoltà perché abbiamo tante nuove, tra giovani e più esperte: abbiamo faticato a trovare l'amalgama ma ora mi sembra si sia intrapresa la strada giusta".

Non era scontato il passaggio del turno in Champions...
"Parlando con Cincotta e il suo staff era emersa la cosa di partire da favoriti che non rendeva nulla scontato, così come avere il ritorno in casa loro. Forse l'assenza di pubblico ci ha dato una mano, permettendoci di giocare tranquille ed agguantare il risultato alla fine".

C'è una squadra che preferireste pescare?
"Sono tutte molto forti, sappiamo che il gap tra Italia e altre big europee è ancora da colmare. Arrivati a questo punto non c'è da guardare chi potresti incontrare ma solo prepararti al meglio per farsi trovare pronti. Credo molto nel lavoro, non nella fortuna o altre cose. Il fattore C a volte ci vuole ma il lavoro paga sempre".

In Supercoppa invece eravate sfavorite.
"Come linea dello staff e della società non ci attacchiamo mai ad infortuni ed assenze, ma diciamo che a inizio anno la sfortuna ci ha girato un po' le spalle. La rosa è costruita con giocatrici tutte importanti, e anche chi non parte da titolare sa dare il suo contributo. Sentivo strani pensieri sulla partita col Milan, ma ero tranquilla. Era come se me lo sentissi, poi le ragazze sono state bravissime".

Vi servirà qualcosa di speciale con la Juventus?
"La forza della squadra è quella della tranquillità, di saper cogliere il momento giocando come sanno, senza farsi prendere la foga. In campionato spesso ci è capitato di andare sotto, provando a ribaltare subito il risultato ragionando meno, con poca lucidità. Invece col Milan le ho viste serene, ricompattate".

Commisso seguirà Fiorentina-Juventus domenica?
"Vi assicuro che non si perde una partita, e infatti abbiamo sempre l'ansia nel rischiare problemi di collegamento se la partita non viene mandata su Sky. A ogni triplice fischio mi arriva la telefonata di Rocco per complimentarsi con le ragazze. La squadra lo sa, e si sente responsabile anche un po' di più. C'è quasi un debito che abbiamo un po' tutti, io per prima. La proprietà americana, sapendo come funziona il calcio femminile, sarà il punto in più che avremo nel prossimo futuro".

Abigail Kim sta iniziando a macinare...
"Lei arrivava, anche con difficoltà, dal problema che l'ha costretta a grandi difficoltà per lasciare gli Stati Uniti. Era abituata ad un calcio diverso: quello americano è molto più fisico, probabilmente anche meno tecnico e tattico. Ha aspettato il suo momento a testa bassa e si sta conquistando spazi importanti per darci una mano".

Quale la cosa più importante e il grande pericolo del professionismo?
"Parto dal secondo: che non tutti i club e le atlete siano pronti e sappiano a cosa si va incontro. Qualcuna ha già un atteggiamento da professionista, ma ci sono altre che devono imparare. Le giocatrici saranno tutelate, con loro anche le società che avranno un patrimonio a disposizione. Oggi nessuna calciatrice è un asset, qualsiasi investimento rischia di essere vanificato: magari cresci una giovane di talento, e poi arriva un club europeo che può muoversi in modo differente, anche per lo status, e rischi di perderla. Però le tante straniere che vogliono venire aiutano per la credibilità".

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