Fontana: "Gallo è un fattore, non è un caso se il Vicenza domina. Arezzo? Solo un calo"
Gaetano Fontana, tecnico che in carriera ha allenatore Gubbio, Latina e Turris fra le altre, è intervenuto nel corso dell'appuntamento mattutino di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre.
Siamo arrivati al giro di boa, con la chiusura dell’andata ormai alle porte. È un momento giusto per fare un primo bilancio. Nel Girone A sembra che il Vicenza possa perdere solo contro se stesso…
«Credo che la chiave sia proprio questa. Le squadre che inseguono sono costruite con organici importanti, ma quando il campionato entra nel vivo diventa fondamentale poter ruotare, avere energie fresche. La profondità della rosa, e soprattutto la qualità della profondità, fa la differenza. In questo il Vicenza è probabilmente primo sotto ogni aspetto. Negli anni è stata costruita una vera corazzata e oggi sembra la regina incontrastata del girone».
Un altro fattore decisivo è mister Gallo: nel 2025, anno solare, non ha mai perso. Oltre 50 partite senza sconfitte…
«Non è assolutamente un caso. La bravura di Gallo è sotto gli occhi di tutti da tempo. Veniva da un campionato vinto con l’Entella, dove non partiva da favorita, eppure con costanza, lavoro e qualità è riuscito a portare a termine un percorso straordinario. Oggi sta ripetendo lo stesso cammino a Vicenza. È un fattore determinante: ha portato mentalità vincente, entusiasmo e carisma, trasmettendoli alla squadra. Predica attenzione, continuità, perché sa che il calcio può sempre riservare sorprese, e lo dimostra partita dopo partita».
Passando al Girone B: Ravenna campione d’inverno senza giocare, Arezzo fermato, un momento di flessione. Devono preoccuparsi i tifosi amaranto?
«Un calo fisiologico può starci. Lo ha vissuto l’Arezzo, lo ha vissuto l’Ascoli. Il Ravenna ha beneficiato di questo turno, ma l’Arezzo ha tutto per giocarsi le proprie carte nel ritorno. È la squadra che ha vinto gli scontri diretti con Ascoli e Ravenna: a parità di punti potrebbe avere un vantaggio importante. Serve riflettere quando le cose non vanno, ma non sarei troppo preoccupato».
Il mercato di gennaio può aiutare o rischia di rompere equilibri già consolidati?
«Credo sia importante rafforzare senza stravolgere. Gennaio non è un mercato dove puoi inserire tanti giocatori, perché rischi di compromettere quanto costruito. Però migliorare la qualità e la profondità della rosa è fondamentale, soprattutto pensando ai turni ravvicinati e alle rotazioni, che in Serie C non sono sempre abituali».
Parlando di Ascoli: è stata penalizzata dall’esclusione del Rimini e ora è più distante dalla vetta. Può ancora sperare?
«Il tempo c’è. Le squadre davanti sono forti, ma qui entra in gioco l’aspetto mentale. L’Ascoli sta facendo un grande campionato, partendo praticamente da zero, con una società subentrata tardi. Ha una buona squadra, un bravissimo allenatore, ed è giusto crederci fino alla fine».
Nel Girone C grande equilibrio: chi le sembra aver espresso il miglior calcio?
«Per qualità e risultati direi il Benevento. Il Catania è una squadra tosta, pragmatica, con il carattere del suo allenatore. La Salernitana ha rivoluzionato molto, ma è chiamata a un ruolo importante. Mi piace il Cosenza per il gioco espresso. La vera sorpresa è la Casertana, che sta facendo un lavoro straordinario ed è lì a dare fastidio a tutti».
Quest’anno in Serie C è stato introdotto l’FVS, il VAR a chiamata. Che giudizio dà?
«Per me è un aspetto positivo. Aiuta a correggere situazioni che possono sfuggire all’arbitro. Va migliorata la tempistica, perché le immagini non arrivano subito in panchina, ma come novità è molto interessante. Nelle categorie superiori bisognerebbe valutare bene l’impatto sul ritmo di gioco».











