Verso Olanda-Argentina, l'organizzazione sfida il talento
Il faccia a faccia tra Van Gaal e Di Maria è solo uno dei motivi di interesse che introducono il quarto di finale tra Argentina ed Olanda. Da una parte la Seleccion considerata come favorita verso il successo finale quasi per diritto divino, ma che in realtà ha dovuto lavorare sodo per rimettersi nei binari che ne avevano contraddistinto le aspettative della vigilia. Dall'altra un'outsider sono per l'opinione pubblica, ma che in realtà fin dalle prime conferenze stampa dello stesso Van Gaal aveva messo in chiaro come l'obiettivo sia sempre stato quello di arrivare fino in fondo e se possibile sollevare la coppa. Pochi dubbi di formazione per gli Orange, con l'accoppiata Depay – Gakpo che dovrebbe guidare il reparto avanzato.
Sul fronte albiceleste sembra scontata la conferma dell'Arana Julian Alvarez al fianco di Messi e del rientrante Di Maria per il trittico offensivo. Il cinismo olandese contro il talento argentino, tenendo presente quanto la Seleccion abbia sofferto contro squadre organizzate al centimetro come gli avversari di oggi. Una battaglia tattica che potrebbe condizionare anche le giocate degli interpreti sul rettangolo verde.