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Napoli, prova di forza: 80' di dominio a Firenze e Hojlund già trascinatore

Napoli, prova di forza: 80' di dominio a Firenze e Hojlund già trascinatoreTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 08:45Serie A
di Antonio Gaito

Non solo organizzato, concreto e solido. Il Napoli dei Fab Four è anche spettacolare e lancia il primo vero messaggio al campionato. La squadra di Antonio Conte domina per 80 minuti a Firenze, una superiorità che va ben oltre il 3-1 finale, al punto da far sembrare la Fiorentina una medio-piccola senza armi offensive. La squadra di Pioli viene stoppata sul nascere in fase di costruzione, con una pressione altissima, e soprattutto infilata in transizione ad ogni tentativo di reazione con il Napoli che attira la pressione per poi imbucare con la qualità nel giocare sotto pressione di Beukema, Lobotka e De Bruyne ed un esordio straordinario di Hojlund nella protezione del pallone e l’attacco alla profondità. Un quarto d’ora ed è già 2-0 con De Bruyne dal dischetto e il gol al debutto del danese su assist di uno Spinazzola ai livelli di qualche anno fa. Il 3-0 arriva nella ripresa con Beukema solo grazie alle parate di De Gea che si ripete anche nel finale nonostante il finale a favore dei viola.

Tre esordi ed un rientro
Il segnale fortissimo arriva dal fatto che questo livello prestazionale il Napoli l'ha raggiunto con tre giocatori all'esordio in maglia azzurra ed un giocatore al rientro, ovvero Alessandro Buongiorno, parso subito in una delle sue migliori versioni nonostante la lunghissima assenza. Non c'erano dubbi sul loro valore, ma i volti nuovi hanno mostrato di essere già dentro gli ingranaggi. Forse poteva fare qualcosa in più sul gol subito, ma Milinkovic-Savic s'è riscattato poco dopo ed ha dato soprattutto grande tranquillità ai compagni. Per Beukema e Hojlund invece l'esordio è addirittura quello dei sogni: subito in gol, il primo dimostrando qualità in costruzione e capacità di giocare in una linea altissima mentre il danese ha messo in mostra subito un repertorio forse persino più completo di Lukaku: grande protezione del pallone, dialogando e buttando dentro i compagni, ma anche la profondità come sul gol del raddoppio e la capacità di svariare.

Mentalità Conte
Il suo Napoli incanta a Firenze, ma Antonio Conte è già proiettato oltre, al modo di alzare l'asticella e tenere al massimo la tensione. Focus quindi sul finale di partita, anche se la gara non è mai stata in discussione: "La parte finale non mi è piaciuta perché siamo andati in affanno. Io per i ragazzi sono un fratello maggiore o un papà, loro sanno cosa mi è piaciuto e su cosa dobbiamo lavorare", le parole in conferenza, dopo quelle alle tv, prima di sottolineare l'importanza di una prova del genere nonostante i volti nuovi: "Oggi sono entrati nuovi giocatori, Milinkovic, Beukema, Hojlund, è stato importante perché noi abbiamo bisogno di tutti Era improponibile partire con la rosa dell'anno scorso, ma serve pazienza per introdurli al meglio". Ed il tempo non c'è, si va a Manchester e Conte ha già pronto lo slogan: "Champions? Andremo da buoni alunni a studiare dai maestri, sperando che un giorno l'alunno possa superare il maestro".

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