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San Siro a Inter e Milan è solo il primo passo: sullo stadio pendono ricorsi e inchieste

San Siro a Inter e Milan è solo il primo passo: sullo stadio pendono ricorsi e inchiesteTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:08Serie A
Ivan Cardia

La prima pietra, forse anche di più. La cessione dello stadio Meazza, e delle aree limitrofe nella grande funzione San Siro, a Inter e Milan - definita oggi - chiude la lunga trattativa con il Comune di Milano e apre la via alla costruzione del nuovo impianto milanese. Più che un punto di arrivo, è però a tutti gli effetti un punto di partenza, su una strada che sarà ancora lunga. E il cui sbocco finale, per ora, è tutto da raggiungere, al punto che il contratto prevede, tra le varie clausole, la possibilità per i club di uscire dall’affare se dovessero esservi intoppi nell’iter autorizzativo per i lavori.

Sullo stadio pendono almeno sette ricorsi. Molto eterogenei - uno per esempio è stato promosso da Inter e Milan contro la rideterminazione dei corrispettivi per l’uso dello stadio Meazza nelle stagioni 2019/2020 e 2020/2021 -, ma tutti relativi al futuro di San Siro. Si va da quelli delle associazioni di residenti contro la delibera sul pubblico interesse assegnato alla proposta dei club di demolire l’impianto esistente per costruirne uno nuovo, per arrivare al vincolo storico artistico sul secondo anello, al verde pubblico e persino sulla trasformazione di due impianti pubblicitari in impianti luminosi tecnologicamente avanzati. Nulla, a oggi, di troppo preoccupante per i due club, però ostacoli da superare.

Ci sono poi le inchieste. A Milano, la Procura indaga per turbativa d’asta: i pm vogliono capire se, come sostenuto per esempio dal Comitato Sì Meazza, il bando per la cessione del Meazza sia stato confezionato ad hoc per la vendita a Inter e Milan, con modalità e tempistiche tali da escludere altri soggetti interessati. Nel mirino, però, c’è anche la valutazione da 197 milioni di euro che dell’area ha dato l’Agenzia delle Entrate - e a supporto della quale vi sono anche due studi commissionati dal Comune al Politecnico di Milano e alla Bocconi -, su cui ha aperto un fascicolo anche la Procura generale presso la Corte dei Conti.

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