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Carrarese, Pasciuti: "Serve maggior attenzione degli arbitri verso il nostro torneo"

Carrarese, Pasciuti: "Serve maggior attenzione degli arbitri verso il nostro torneo"
Claudia Marrone
Oggi alle 16:04Serie B
Claudia Marrone

Un momento che sembra essere di stanca per la Carrarese, reduce da un periodo non proprio positivo, che, in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, è stato analizzato dal Direttore Sportivo Iacopo Pasciuti.

Due sconfitte nelle ultime due gare. Forse un azzardo parlare di ridimensionamento delle aspettative, ma che valutazioni fa del trittico di gare in una settimana?
"Nell'ultima settimana abbiamo affrontato, in maniera ravvicinata, avversari importanti quali Venezia, Cesena e Frosinone, che figurano tra le migliori squadre del campionato per organizzazione, qualità tecnica e doti atletiche. A prescindere dai risultati, ogni gara ha visto una Carrarese sempre sul pezzo, capace di giocarsela alla pari con tutti, sino all’ultimo minuto: non c'è appunto un ridimensionamento, ma la consapevolezza, da un lato, che siamo sulla strada giusta, dall’atro lato che c’è ancora da lavorare molto. E credo poi che ciascuna partita vada analizzata considerando specifiche concomitanze di eventi".

Ovvero?
"Con il Venezia abbiamo espresso un gioco di buon livello dal punto di vista fisico e tecnico, ma soprattutto di spirito, riuscendo a ribaltare gli esiti di una partita che ci vedeva soccombere fino a pochi minuti dalle fine, contro un avversario molto forte e organizzato: il gol al fotofinish realizzato da Distefano è stata una gioia grandissima. Con il Cesena poi, attraverso un turnover ragionato che ci è consentito dall'ampia rosa a disposizione, è stato disputato un match di personalità e spessore, chiudendo in crescendo nel secondo tempo, tanto che un eventuale pareggio non sarebbe stato immeritato. Con il Frosinone, in una sfida in totale equilibrio, hanno inciso, purtroppo, valutazioni arbitrali piuttosto incomprensibili, con tre situazioni che sono state erroneamente valutate dal direttore di gara e sulle quali soltanto in due occasioni il VAR è intervenuto a porre rimedio all’errore arbitrale".

Si riferisce al primo rigore assegnato alla compagine ciociara?
"Si. È rimasta purtroppo sotto gli occhi di tutti la clamorosa svista che ha portato al primo rigore assegnato al Frosinone poiché nell'azione incriminata è, semmai, il nostro calciatore Zuelli a essere trascinato a terra e subire fallo, non il contrario, come ravvisato dal sig. Marinelli di Tivoli. Ma gli episodi specifici, come ben sapete, soprattutto se frutto di evidenti infortuni arbitrali, non sono oggetto di commento da parte della nostra società. Va viceversa non sottaciuta una a dir poco discutibile gestione della gara e in particolare la distribuzione dei cartellini, con irrogazione di cartellini a profusione e senza uniformità, sin dai primi minuti di gara, con una gestione del match assolutamente non in linea con lo standing e la qualità degli arbitri di questo campionato. Tanto che vorrei fare una sorta di appello".

Prego.
"Al di là del curioso e sfortunato record di aver sentito fischiare contro di noi quattro penalty in due gare, è ragionevole, ma più probabilmente inevitabile, da parte nostra, richiedere una maggior concentrazione e un innalzamento del livello di attenzione e di uniformità delle decisioni arbitrali, soprattutto se si tratta di frangenti determinati, come quelli legati a massime punizioni o ad ammonizioni. Serve una maggiore attenzione della categoria arbitrale verso il nostro campionato, che forse può essere assicurato, da un lato, evitando protagonismi nella gestione dell’andamento di gara e approcci superficiali alle singole partite, d’altro lato, considerando debitamente che se gli errori vengono fatti nel massimo campionato forse giustificano più un periodo di riposo, altrimenti poi saranno certamente ripetuti anche nelle serie inferiori. Una maggior attenzione e "giustizia" nei verdetti arbitrali, soprattutto in epoca VAR, non può che portare benefici allo spettacolo, alla credibilità del movimento e preservare la passione dei tifosi che rappresentano lo spunto positivo e più genuino e autentico del calcio".

Oltre a questo, però, serve anche un ritorno al risultato. Come si esce, quindi, da questa situazione?
"Con il lavoro. Solo con quello, senza polemiche. Il mister e la squadra hanno una grande cultura del lavoro. Il gruppo è molto coeso e costituito, oltre che da bravi giocatori, anche da ragazzi per bene e molto seri. Per cui sono certo che ne usciremo tutti insieme, presto e bene".

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